Che musica, ragazzi: il percorso musicale alla Scuola media Grossi

Conoscete il detto: “Fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce”.

Bene, con “iTrevigliesi” si presenteranno i problemi che affliggono il nostro convivere locale e nazionale (gli alberi che cadono) ma si cercherà di non mancare ad un appuntamento dovuto: dare conto del bene che c’è (la foresta che cresce). Non sono nostre iniziative ma rappresentazioni (non autorizzate) di una umanità che ci è simpatica e ci dà speranza; piccoli pezzi di una idea di città che perfettamente si incastrano con il nostro puzzle.

Per partire parliamo del percorso musicale della scuola media statale Grossi.

È l’indirizzo seguito da decine di ragazzi sotto la guida paziente e tenace di alcuni insegnanti di musica. I ragazzi scelgono all’inizio della prima media uno strumento (clarinetto, sax, pianoforte, chitarra…)  e si comincia con le prime lezioni e le prime stridule note. Passa il tempo ed i suoni cominciano ad essere piacevoli fino ad arrivare ai favolosi concerti e riconoscimenti nei vari concorsi nazionali. Chi l’avrebbe detto che si poteva arrivare a tanto dopo solo uno, due o tre anni dalle prime strimpellate?

La perseveranza dei ragazzi, la passione degli insegnanti ed il terreno favorevole intorno creano le condizioni per cose grandi. E le cose belle puntualmente e quasi magicamente arrivano.

Ci convince l’idea di una orchestra che produce la sinfonia mettendo in evidenza le capacità di ciascuno e, nello stesso tempo, è capace di trascinare anche i suoni incerti di chi fa più fatica. Nessuno stona in questa bella orchestra.

Con i nostri più sinceri ringraziamenti.

La redazione

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