La scuola dell’obbligo verso la verticalizzazione

Le scuole materne elementari e medie devono essere accorpate in modo che un’unica dirigenza gestisca i tre livelli dell’istruzione di base. È la cosiddetta verticalizzazione, che a Treviglio creerà due istituti comprensivi. Quali sono le intenzioni della Giunta? Come verranno accorpati i plessi? I gruppi consiliari PD e ABS hanno chiesto la convocazione urgente della Terza commissione.

Oggi in Lombardia funzionano 1.285 scuole statali. Le scuole dell’obbligo sono 914 e di queste 642 sono istituti comprensivi, 184 sono circoli didattici e 88 sono scuole medie. Queste ultime due tipologie di scuola, presenti anche a Treviglio, saranno soppresse per far posto solo ad istituti comprensivi.
In Lombardia esiste anche un sistema scolastico integrato, con 2.522 scuole paritarie. Il dimensionamento però riguarda solo le scuole statali.

Una legge dello Stato, la n. 111 del 15 luglio 2011, ha alzato il parametro degli utenti degli istituti autonomi, prevedendo almeno 1.000 alunni per scuola e solo istituti comprensivi. Se la tipologia degli istituti comprensivi ha indubbi aspetti positivi (ad esempio il curriculum continuum della scuola dell’obbligo), non c’è dubbio sul fatto che questo provvedimento, urgente e incurante dell’autonomia scolastica, è determinato solo da intenzioni di risparmio della spesa e tagli di organici.
Ancora una volta si ha la sensazione che  la scuola venga utilizzata per far fronte all’emergenza economica finanziaria che stiamo vivendo e sia vittima di provvedimenti che non sono di sicuro di rilancio e gratificazione del nostro sistema di istruzione. Non si vuole cogliere invece l’opportunità di investire, come fanno tutti i Paesi europei, sul settore della formazione per uscire dalla crisi e offrire ai nostri giovani nuove prospettive di crescita e di sviluppo.

Non dimentichiamo che la scuola pubblica è già stata oggetto di forti politiche di ridimensionamento in termini di tagli delle ore di sostegno, di innalzamento del numero di alunni per classe, di tagli di organico del personale docente e non docente. Le scuole inoltre, anche quelle di Treviglio, hanno crediti con lo Stato per centinaia di migliaia di Euro: sono soldi in meno — soldi dovuti — che limitano fortemente l’offerta formativa e l’investimento nella didattica.

Il Comune di Treviglio sarà tenuto a deliberare entro fine ottobre l’istituzione dei nuovi istituti comprensivi: questo comporterà la divisione delle due scuole medie (che oggi fanno riferimento a un’unica Dirigenza) e l’accorpamento di alcune scuole primarie e dell’infanzia, con possibili trasferimenti di personale. Le dirigenze passeranno dalle attuali tre a due.
I gruppi consiliari del PD e di ABS ha richiesto la convocazione urgente della Commissione consiliare competente — la Terza — per avere e fornire alla città delucidazioni in merito alle scelte che verranno effettuate nelle prossime settimane.

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