Farmacie: cosa c’è dietro il “beau geste” di Pezzoni

Alla buon’ora. A 5 mesi dalle dimissioni del Consiglio di amministrazione di Ygea, nominato dalla precedente Amministrazione comunale, sono finalmente arrivati i nomi dei tre nuovi designati dal sindaco Pezzoni. Riferiscono le cronache locale che, dei nominati, Eleonora Lecchi è in quota Lega, Loredana Nofroni è in quota Mangano (che non è un partito, ma si è sempre comportato come tale) e il presidente, Giovanni Ravasi, è ex socialista. Definizione che comporta problemi di comprensione e collocazione, data la diaspora degli ex socialisti. Ora, dato che la legge prevede che dei tre membri del CdA uno sia di minoranza, se ne deduce che Ravasi rappresenta la minoranza, almeno sulla carta. Nominato pure Presidente (eccolo, il beau geste). Fatto che mi ha incuriosito per due motivi: appartengo alla minoranza in Consiglio e fuori, quindi la conosco bene, e non ho mai visto dare una presidenza a un membro di minoranza a parte quando si debbono esercitare  funzioni di garanzia (Commissione Trasparenza o presidenza del Consiglio comunale). E non è questo il caso. Un giornale locale si è spinto addirittura a titolare “Le farmacie al centrosinistra”. Giova ai fini di chiarezza, a questo punto, mettere i puntini sulle i e anche su tutte le altre vocali.

Chi è Giovanni Ravasi? I lettori del “Popolo Cattolico” se lo ricorderanno tuonare da quelle pagine contro l’amministrazione Borghi, di cui si può pensare tutto quel che si vuole, ma non che non sia stata una amministrazione del centrosinistra. Bene. Nell’ultima seduta del passato mandato Giovanni Ravasi, consigliere di opposizione (al centrosinistra) si levò dai banchi per presentare la mozione di rinvio sine die della conclusione dell’iter sulle farmacie, arrivato all’ultimo gradino di approvazione. In quella occasione, insieme con i voti del centrodestra, che accolse la mozione come gli ebrei di Mosè la manna dal cielo, si tirò dietro quelli di Eugenio Manenti (con il quale Ravasi si ripresenterà alle elezioni successive), di Paolo Gatti, Pino Scarpellino e Federico Merisi. Ora, al di là di ogni considerazione, gli elettori del centrosinistra, nel loro complesso, hanno talmente apprezzato questa storica e impavida mossa di Ravasi & co. che, tempo due mesi, li hanno lasciati a casa tutti. Erano infatti tutti ricandidati alle elezioni del 2011 e non ne è arrivato uno in Consiglio. Tranne, ovviamente, il solo che ha avuto l’avvertenza di fare il candidato sindaco, che è il modo più sicuro per continuare ad esserci.

Domanda a libera risposta: rappresenta il centrosinistra il neopresidente Ravasi? Pare che gli elettori del centrosinistra (sottolineo elettori), nel loro complesso (sottolineo complesso), non la pensino proprio così. È di centrosinistra? Può essere, ma anch’io mi sento magra fino a quando non salgo sulla pesa. Potrebbe rappresentare la minoranza uno che, nello specifico della questione farmacie, era già allora schierato con la attuale maggioranza, anzi, l’ha guidata nel tango? Certo, ma non quella che ufficialmente è minoranza in Consiglio comunale oggi (lascio uno spiraglio di dubbio sulla posizione di Merisi, che a tutt’oggi non si capisce chi rappresenti delle 4 liste che l’hanno sostenuto, perché non l’ha mai dichiarato. Normalmente gli oracoli della Sibilla sono più chiari dei suoi comunicati).

Ora, che si dica tutto in merito a questa lecitissima scelta del Sindaco. Si dica che Giovanni Ravasi è l’uomo giusto per il progetto Pezzoni sulle farmacie, che è perfettamente omologo al progetto, che è supertitolato in quanto bancario, che ha già dato ottima prova di sé come amministratore di SABB e di Te.Am (quella che vuole la discarica di cemento amianto alla ex Vailata), che è l’uomo della provvidenza che ha consentito di impallinare la Giunta Borghi, che con la provvidenza non si scherza e che bisogna timbrare sempre “per grazia ricevuta”, mica che qualcuno si incavoli. Insomma, tutto quel che si vuole. Ma si dica chiaro che rappresenta chi l’ha nominato, nel quadro di una personale strategia di rinnovamento delle categorie della politica (basta con la storia di destra e sinistra, investiamo su uomini validi ma, soprattutto, obbedienti).

Un fatto è certo: ci sono problemi a rispettare il “Patto di stabilità”. L’Amministrazione comunale lavora per vendere i locali delle farmacie comunali, tanto per essere coerente (sic!). Francesco Lingiardi (PD) in Consiglio comunale e Giovanni Corsini (Lega) sulle pagine del “Popolo Cattolico” hanno già spiegato che non è possibile vendere i locali che ospitano Ygea a… Ygea, come pare essere nelle intenzioni dell’Amministrazione Pezzoni. Nemmeno con triangolazioni o marchingegni strani, perché sarebbe elusione, che è un reato amministrativo. In ogni caso, per giocare a questo Risiko, ci vogliono un giocatore di qua e uno di là in perfetta sintonia. Credo che la sintonia sia la ragione profonda della investitura. Altro che beau geste di una nuova politica.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.