Noto che le conferenze stampa per la presentazione delle opere pubbliche hanno cadenza settimanale. Da ex Assessore me ne compiaccio. L’iniziativa della Giunta Pezzoni, mi sembra importante non tanto per l’intento: propagandare la presunta bontà dell’azione amministrativa, ma per l’effetto secondario indotto: l’informazione al cittadino.
Abbiamo assistito ad una generica presentazione del POP (ndr Piano delle Opere Pubbliche) , seguita dall’illustrazione delle opere ferroviarie vecchie di trent’anni, poi dallo stato d’avanzamento delle opere BREBEMI, il tutto intervallato da “sumeanse”di assessore e tecnici immortalati di fronte al “Bollone” o chini in meditazione sui progetti delle rotatorie sulla statale 11: non mi resta che aspettarmi la presentazione della ciclabile di via Brignano od il riassetto degli orti urbani, lavori già finanziati e progettati con il Sindaco Borghi.
Tutto lecito, per carità. Ma da cittadino mi chiedo: quando mi verranno proposte e spiegate le opere pubbliche pensate da questa amministrazione e con quali risorse verranno finanziate?
Scorrendo il piano delle opere noto che un privato è interessato alla realizzazione del parcheggio in Piazza Setti: mi aspetto a breve di conoscere il progetto ed il finanziatore se esiste. Leggo anche che verrà venduto l’edificio che ospita il tribunale, senza prevedere un nuovo edificio che lo sostituisca. Devo pensare che la giustizia a Treviglio possa anch’essa diventare un project financing? Idea suggestiva degna dell’ex governo Berlusconi, ex appunto.
Mi permetto un suggerimento: invece di programmare parcheggi in via Veneto che ingolferebbero ancor di più l’area della Stazione centrale, opterei per il dirottamento del vecchio finanziamento di 990.000 euro erogato da Regione e Ferrovie per realizzare un parcheggio alla Stazione Ovest ormai inutile, alla realizzazione di posti auto a sud della Stazione Centrale, sempre ammesso che l’estensore del PGT (ndr Piano di Governo del Territorio) di Pezzoni, cioè la Provincia, abbia previsto un’area atta allo scopo.