Piccolo è bello, statale è meglio

I numeri della scuola trevigliese secondo la Fondazione Agnelli

La scuola finirà tra poco più di un mese e per molti ragazzi si tratterà di scegliere a quale istituto superiore iscriversi, preiscrizioni a parte. Vogliamo a tal scopo riprendere i risultati di una recente ricerca promossa dalla “Fondazione Agnelli” sulla qualità delle scuole superiori in Lombardia.

Partendo dagli studenti che frequentano il primo anno di università, ricostruendo la loro carriera a ritroso, si è valutato l’istituto di provenienza. Anni scolastici di valutazione il 2007–2008 ed il 2008–2009.

Cominciamo dalle considerazioni finali (qui sotto in corsivo) dello studio:

  1. emerge la buona qualità della formazione fornita dagli istituti tecnici, se valutata in termini di effetto scuola;
  2. emerge un effetto provincia: gli studenti dei piccoli centri hanno in media performance universitarie migliori rispetto ai grandi centri urbani;
  3. nonostante la presenza di alcune realtà di chiara eccellenza, la performance della maggior parte delle scuole non statali è deludente rispetto a quelle statali.

Di seguito i numeri delle scuole della nostra città. Su 453 scuole lombarde la valutazione finale complessiva pone:

  • al 133° posto il Liceo classico, linguistico e artistico S. Weil,
  • al 165° l’Istituto superiore Salesiano Don Bosco,
  • al 211° l’Istituto tecnico commerciale G. Oberdan,
  • al 240° l’Istituto agrario G. Cantoni,
  • al 289° il Liceo linguistico e scientifico Facchetti,
  • al 302° l’Istituto superiore Collegio degli Angeli,
  • al 363° l’Istituto tecnico Mozzali–Righi.

Vere eccellenze: Il Liceo classico P. Sarpi di Bergamo (7° posto) e il Liceo scientifico e linguistico G. Galilei di Caravaggio (23° posto).

Se si considera solo l’effetto scuola, cioè lo specifico contributo dato da ciascuna scuola (al netto di altri fattori) per preparare i propri studenti agli studi universitari, depurando l’indice di valutazione finale dall’effetto studente (il genere, il talento scolastico), dall’effetto territorio (quanto influisce il territorio dal punto di vista socio–economico e culturale–formativo) e per ultimo dall’effetto tipo di scuola (quanto l’omogeneità della popolazione che frequenta un determinato istituto può innescare effetti di gruppo positivi o negativi, che possono moltiplicare le capacità o i limiti di apprendimento individuali) si ottengono questi numeri:

  • al 151° posto l’Istituto tecnico commerciale G. Oberdan,
  • al 194° l’Istituto agrario G. Cantoni,
  • al 262° il Liceo classico, linguistico e artistico S. Weil ,
  • al 288° l’Istituto superiore Salesiano Don Bosco,
  • al 313° l’Istituto tecnico Mozzali–Righi
  • al 342° l’Istituto superiore Collegio degli Angeli,
  • al 358° il Liceo linguistico e scientifico Facchetti.

Notare bene che l’effetto scuola rappresenta “la ‘bontà’ del lavoro della scuola: dovrebbe essere uno dei fattori più importanti nella scelta di una scuola da parte delle famiglie, come pure nella valutazione da parte dell’amministrazione scolastica”.

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