L’ecocidio è iniziato. Ora tocca alla Valle del Lupo

Tra la Geromina e Castel Cerreto, lungo l’ultimo tratto della roggia Vailata, accanto alla via Canonica c’è uno dei luoghi di maggior pregio naturalistico della nostra città. Quella che anticamente era chiamata Valle del Lupo. Qui si riproducono la volpe e lo scoiattolo rosso, una vera e propria oasi verde, dove crescono querce secolari, antichi gelsi, pioppi e salici bianchi.

Quest’area era inserita nel PLIS (Parco Locale d’Interesse Sovra Comunale). Essere inserito in un PLIS è molto importante perché questo garantisce un freno all’urbanizzazione e allo sviluppo edilizio, favorendone la conservazione.

L’amministrazione Pezzoni ha deciso di togliere dal PLIS quest’area per un totale di 44 ettari di terreno. Le motivazioni addotte sono state:

  • l’edificazione in zona di una struttura socio–assistenziale privata;
  • la vicinanza della bretella di collegamento BreBeMI–Pedemontana, incompatibile con un’area parco;
  • il risparmio della quota di adesione al progetto da parte del Comune: ben € 906 all’anno (sic!).

A parte l’ultima motivazione economica irrisoria, a maggior ragione va mantenuta un’area parco come barriera verde tra il traffico di una grossa arteria (lontana da venire, tra l’altro) e la città. Per quanto riguarda la struttura socio–assistenziale, la sua eventuale costruzione non giustifica il disimpegno di un’area così vasta. Una volta eliminato il parco, in un futuro non molto lontano non vedremo sorgere capannoni e palazzine magari vicino a un futuro svincolo della bretella?

A tutto questo si sta opponendo un gruppo di una ventina di ragazzi, quasi tutti studenti, assolutamente a–partitici, di Treviglio e paesi limitrofi, che hanno scritto a giornali e promosso incontri e per ultimo hanno organizzato una raccolta firme che qui pubblicizziamo.

Una firma perché la Valle del Lupo rimanga un parco e non diventi  l’ennesima colata di cemento.

Per un approfondimento su tutta questa vicenda consultate la pagina Facebook “Parco della Geradadda – Valle del Lupo”.

E per concludere. Come afferma questo gruppo di combattivi concittadini animati soltanto dalla voglia di proteggere territorio in cui vivono: “Dato il persistere di argomenti così deboli a sostegno della decisione in merito allo stralcio della Valle del Lupo dal PLIS, risultano comprensibili e giustificati i sospetti che il disegno dell’Amministrazione comunale contempli un progressivo ecocidio, nonché una vera rapina di un patrimonio di notevole valore ai danni dei cittadini”.

Si può firmare presso i seguenti punti di raccolta, tutti a Treviglio:

  • Bar da Mamy, via Municipio
  • Bottega del mondo, via Roma
  • Circolo macrobiotico, via Tasso
  • Supermercato Biologico Erboristeria Sangalli, viale Ortigara (accanto alla BCC, filiale Nord)
  • Studio dott.ssa Nicla Bernardini, via Mazzini
  • CFL, viale Piave
  • Cascina Viola, in fondo a via Canonica
  • Bar Grana, via Monte Nero (angolo viale Montegrappa).

Firmate per fermarli.

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