Un’altra area sottratta ai Trevigliesi

Con grande tristezza ho partecipato nell’ultimo Consiglio comunale alla votazione del piano delle alienazioni che prevede la vendita dell’area dell’ex Foro boario per costruire case, palazzi e un supermercato.

I Trevigliesi si vedranno sottrarre un’area di loro proprietà per concederla a costruttori e venditori di case. Un’area che non ritornerà più a servizio dei cittadini.

Un cittadino residente a Pagazzano (il Sindaco) e uno residente a Brignano (l’Assessore all’urbanistica) volevano convincerci che  questa è una scelta importante per lo sviluppo della nostra città. Sostenevano che, privare la città di uno spazio per il quartiere, è una scelta vincente, un passo in avanti, un salto di qualità per Treviglio!

La maggioranza dei Consiglieri ha accolta positivamente la proposta. Il PdL sostiene lo slancio di Treviglio nell’ottica di un’espansione edilizia. Nonostante la Lega Nord proclami il radicamento della cittadinanza sul  territorio, la salvaguardia e  il mantenimento delle tradizioni locali, i consiglieri Ciocca Alessandro, Ferri Giulio, Giussani Francesco e Premoli Maurizio hanno votato a favore della vendita dell’area che per anni è stata punto di riferimento per tutte le feste e sagre e dove i cittadini non solo di Treviglio, trovavano in quel luogo un punto di riferimento per ritrovarsi a festeggiare e divertirsi.

Il Piano di governo del territorio prevedeva in quella zona la possibilità edificatoria per un una quota minima (6.000 metri cubi), rispetto a quella proposta e approvata. La possibilità edificatoria era prevista esclusivamente per edifici pubblici a servizio della città e non 26.700 metri cubi di edifici privati.

Il dibattito si è concentrato sulla necessità di spostare le manifestazioni in una zona più idonea, che sembra essere stata individuata nella zona del tiro a segno (a sud della ferrovia). Ma la delibera approvata riguardava ben altro, cioè lo stravolgimento della destinazione di un’area tanto pregiata perché facilmente e agevolmente raggiungibile, anche da persone non automunite, e cara ai cittadini di Treviglio, per consentirne l’alienazione.

Il Sindaco e la maggioranza, come peraltro per tutti i provvedimenti presi finora, si sono dimostrati sicuri e hanno rassicurato il Consiglio che i cittadini attraverso mail e contatti Facebook sostenevano tale iniziativa.

Il termine che ripete spesso il Sindaco è valorizzazione. Le scelte sostenute dall’Amministrazione sono sempre avallate dalla valorizzazione del nostro patrimonio. Sinceramente non riesco a capire come lo stravolgimento di una piazza appena allestita per far passare auto, la modifica della destinazione degli spazi nell’edificio ex Upim da spazi destinati alla cultura a negozi, la vendita dell’area dell’ex Foro boario per costruire palazzi, possano ritenersi operazioni di valorizzazione dei nostri beni.

Tanti spazi ci sono stati sottratti: la piazza San Pietro, gli spazi nell’edificio ex Upim e ora l’area dell’ex Foro boario, e siamo solo a 15 mesi dal loro insediamento!

Simona Bussini
Consigliere comunale PD

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