Mai più una sala da gioco a Lovere. Allora è possibile

slotmachineCon l’emissione di un nuovo regolamento per il commercio il Comune di Lovere si pone in testa a chi ha il coraggio di arginare il fenomeno delle case da gioco (videolottery e scommesse). Con questo provvedimento sarà fatto divieto assoluto di aprire nuove sale da gioco in tutto il territorio comunale. Né sale slot, né agenzie di scommesse. Sicuramente la presa di posizione più restrittiva rispetto ai regolamenti che abbiamo fino ad oggi pubblicizzato, dove si ponevano limiti urbanistici, sostanzialmente il rispetto di una certa distanza, dai cosiddetti “luoghi sensibili” (scuole, chiese, ecc.)

Lo stesso provvedimento contiene altre norme tipo lo stop definitivo ad aprire negozi di compro e vendo oro e di sexy shop nel centro storico e nelle zone di particolare pregio. Si prescrive anche il divieto, sempre nel centro storico, di aprire agenzie di money transfer e di ristorazione etnica (che ricorda molto la norma anti-kebab). Al governo della città c’è una lista civica, di cui non conosciamo l’orientamento politico (e nemmeno ci interessa), probabilmente vicina alle posizioni leghiste, se guardiamo alle ultime norme che vi abbiamo descritto, ma comunque interventista, decisa, in assenza di una normativa nazionale, a far valere i propri diritti e doveri di protezione del territorio dal degrado e dei soggetti più deboli dal rischio di ludopatia (dipendenza patologica dal gioco d’azzardo: una vera e propria malattia).

In attesa che l’Amministrazione comunale si dia una mossa, i cittadini trevigliesi potrebbero aderire all’iniziativa che si sta sviluppando sul social network Twitter identificata con l’hashtag “#notmycoffe” che consiste nel non prendere il caffè giornaliero in locali in cui ci siano macchinette per il gioco d’azzardo. L’iniziativa è partita in Provincia di Pavia e vi ha aderito il presidente della Provincia Bosone, che ha auspicato il suo allargarsi a livello regionale.

E per finire, per dimostrare che non tutto questo movimento anti-slot è punitivo, riportiamo la proposta della Confesercenti della Liguria. In un momento di crisi come questo, fornire agevolazioni ai baristi che si impegnano a togliere macchinette già installate, come una riduzione della tassa per l’occupazione di suolo pubblico o dell’imposta rifiuti o altro.

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