Alloggi comunali: rate e gestione delle morosità rimangono ai Servizi sociali

GescalUn amministratore condominiale privato per le case popolari del Comune: la giunta Pezzoni tempo fa ha emesso un bando per la scelta di questa figura. Il bando prevedeva che l’amministratore condominiale privato gestisse i contratti di affitto, fra cui nuove stipule, interruzioni del contratto, determinazione del canone d’affitto, gestione della rateizzazione dei pagamenti e infine gestione delle morosità, quindi gestione del problema di chi non paga o è in arretrato con i pagamenti.

Queste ultime funzioni, però, sono sempre state di competenza degli Uffici comunali e delle assistenti sociali che hanno sempre accompagnato l’inquilino delle case comunali all’eventuale accordo di rateizzazione dell’affitto e alla gestione delle morosità quando è provata la sua impossibilità di pagare nei tempi corretti.

Per questo ho chiesto in Consiglio comunale, a nome delle minoranze, di annullare il bando in questione. Mi è stato risposto da Sindaco e assessore Prandina — e la cosa è finita sui giornali — che il problema non c’era.

Non c’era tanto il problema che — a seguito di una seconda interpellanza funzionale a conoscere l’esito e le condizioni definitive del bando di appalto — ho scoperto che il Dirigente del Settore tecnico ha stralciato dall’appalto tutte quelle funzioni che sono da sempre competenza degli Uffici comunali e delle assistenti sociali. Come volevasi dimostrare: l’osservazione della minoranza era corretta, tanto che il Dirigente ha seguito le sue indicazioni.

Resterà, quindi, in carico alle assistenti sociali la valutazione della gestione dei piani rateali dei canoni, della gestione delle attività di controllo nei pagamenti dei canoni di locazione e della gestione delle morosità degli affitti comunali.

Credo sia una buona notizia per gli inquilini delle case comunali che altrimenti avrebbero dovuto contrattare, per qualsiasi necessità economica, con un amministratore privato che ha il solo compito di incassare l’affitto.

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