La miopia e le cattedrali

miopiaEgr. Direttore,
in questi giorni la stampa locale ha riportato tre notizie con un unico comun denominatore: la sicurezza e i ladri. Si è parlato dell’aumento di telecamere previsto dal Comune, si è dedicata attenzione ai furti negli appartamenti nelle ore prima di cena e si è parlato del clamoroso e triste primato del furto di un quadro in Sala Giunta, in Municipio.

Fossi di quelli che amano la polemica politica di bassa lega, verrebbe da porre una domanda retorica proprio alla Lega: ma non eravate voi che dicevate che Treviglio era più sicura perché al governo c’eravate voi ? Com’è che Treviglio è così tanto sicura da ritrovarsi i ladri anche dentro il Palazzo, dentro la Sala dove si riunisce la Giunta? Sarebbe troppo semplice infierire su ciò che resta di un partito che sino a ieri ha fatto la sua fortuna al grido di “Roma ladrona” ed oggi vede il suo padre fondatore sotto inchiesta per la gestione non proprio cristallina di 40 milioni di Euro di finanziamento pubblico al suo partito.

Sarebbe anche troppo facile ribaltare questo clima pesante che c’è in città e questo invidiabile primato storico del furto di un quadro in Sala Giunta contro un Sindaco che ha fatto del continuo rassicurare i Trevigliesi perché “tutto va ben, madama marchesa” il suo mantra e unico programma politico.

Interessa piuttosto far notare a questi signori che quanto sta succedendo in città è — nel nostro piccolo e in diverso contesto — niente di più, niente di meno di quanto si va dicendo a livello economico anche e soprattutto nella polemica con la signora Merkel: di solo rigore si muore.

Certo il controllo del territorio e la repressione del territorio son fondamentali, come fondamentale è la caccia agli sprechi e ai ladri. Ma così come al rigore si devono affiancare politiche positive per lo sviluppo; così alle telecamere si deve affiancare una visione in positivo di una città viva. Una città dove le vie e le piazze sono vissute, non solo affollate di auto sfreccianti o parcheggiate qua e là. Una città dove gli spazi inutilizzati o dismessi vengono velocemente recuperati. Una città in cui cresce il clima di reciproco aiuto di vicinato anche attraverso scelte edilizie e politiche sociali sagge. Solo in questo contesto complessivo di città viva e vivace e di tessuto sociale sostenuto da una visione “lunga” degli amministratori locali, anche telecamere poi, o vigili di quartiere o altro diventano efficaci.

Ma di questa idea di città in questo Giunta e in questo Sindaco non c’è traccia. Una Giunta che sta ancora realizzando le opere pubbliche (dalle rotonde alla bici–stazione) pensate e progettate dalla precedente, perché del suo non sa dire quale Treviglio vuole.

Verrebbe da chiedere: quanti interventi per far vivere i quartieri e per rendere più vivibili certe piazze e strade si sarebbero potuti fare con i soldi che non si è voluto chiedere per l’area del Bollone, di fatto svenduta per la costruzione di una scuola elementare privata?

Ma più ancora a Pezzoni bisogna chiedere: che idea di città ha e comunica un Sindaco che per ben tre volte rigetta la richiesta della Prefettura di ospitare 3 (non 30 o 300, ma t-r-e) profughi politici? Che idea di città comunica una Giunta che finge di non vedere chi vive a Treviglio e si dimentica di prevedere nel nuovo Piano di Governo del Territorio una qualsiasi area, piccola a piacere, per possibili edifici di culto? Possibile pensare di poter imporre per i prossimi 10–15 anni a tutte le religioni di non avere luoghi di culto?

Non è questo modo di (non) fare, di metter la testa sotto la sabbia, la versione ridotta e di piccola politica di quell altra che sta stangolando mezza Europa con obsolete ricette di solo rigore? Chi non sa pensare in positivo, può solo giocare di rimessa.

Chi non ha la vista lunga, non ce l’ha e basta. Che si parli di economia europea o di riportare vita in una cittadina di 30mila abitanti nel mezzo della Pianura Padana, la miopia resta miopia.

Scriveva Emmanuel Mounier: “Quando gli uomini non sognano più le cattedrali, non sono più nemmeno in grado di costruire delle belle soffitte”. Forse potrebbero appendere questa frase in Sala Giunta. Al posto del quadro rubato… A caratteri belli grossi. A prova di miopia, appunto.

Paolo Pirola

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.