Ospedale: quando le regole sono malate

ospedale-treviglioVe la scrivo come me l’hanno riferita. Ospedale di Treviglio, pochi giorni fa: ritiro dei referti delle analisi di laboratorio. L’utente X si presenta con la ricevuta di pagamento del ticket: 70 euro. Allo sportello si sente dire che deve pagare ulteriori euro perché è stata fatta una analisi aggiuntiva. Del resto in calce al modulo per il ritiro delle analisi questa possibilità è prevista. Fanno in totale 100 euro.

L’utente chiede di poter avere per ora solo le analisi prescritte dal suo medico. Niente da fare. O paga l’importo intero, o niente referto.

La stessa cosa succede all’utente Y, impegnato per una cifra ancora più alta e in evidente angoscia da pagamento immediato.

Ci si chiede:

– è o non è diritto dell’utente avere il referto per le analisi per cui ha già pagato il ticket? Può riservarsi per ragioni economiche di ritirare in un secondo tempo le analisi aggiuntive che è comunque suo interesse conoscere e avere?

– è o non è possibile coniugare la precauzione, lo scrupolo dei medici e i protocolli cui devono attenersi con il rispetto dell’utente?

Forse negli uffici amministrativi di piazzale Meneguzzo non sanno che di questi tempi c’è gente che ha già fatto fatica a mettere insieme i 70 euro per pagare il ticket e proprio non ce la fa, su due piedi, a trovarne altri 30, senza preavviso.

È  triste, ma questi sono tempi in cui molti sono costretti a programmare le spese per la propria salute, e qualche decina di euro possono fare la differenza.

Ci si aspetterebbe un sistema di regole che garantisca maggiormente chi è più debole non solo fisicamente, ma anche economicamente. Ci si aspetterebbe…

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