Una brutta storia, da non far passare sotto silenzio

area-fiera-sudBuongiorno, sono uno dei 1.176 cittadini che alle ultime elezioni comunali ha votato la lista Ariella Borghi Sindaco e sono rappresentato in Consiglio comunale da Daniela Ciocca.

Fino a quando piacerà al signor Sindaco Pezzoni, che sta operando per escluderla dal Consiglio.

Pochi conoscono la storia e credo sia utile invece raccontarla al maggior numero di persone possibile.

La racconto in modo essenziale ma fedele, senza entrare nei particolari e senza usare un linguaggio tecnico, ma pronto a fornire ogni approfondimento  di mia conoscenza.

Daniela Ciocca possiede una porzione di eredità riguardante una vecchia cascina ormai diroccata e un terreno oggetto di esproprio da parte della Amministrazione comunale, che intende costruirvi il nuovo polo fieristico. Il Comune ha stabilito per l’esproprio di questa proprietà un prezzo di € 40 al mq; una parte dei proprietari ha accettato tale stima; una parte non ha sottoscritto nessun accordo, presumibilmente perché ritiene non congruo l’indennizzo proposto dalla Amministrazione. Il Comune a questo punto ha chiesto il parere della Commissione provinciale Espropri, che ha però stabilito che il giusto indennizzo e prezzo dell’esproprio è di € 70 al mq. A questo punto il Comune ha fatto causa alla Provincia presso la Corte d’Appello di Brescia, causa che si discuterà il 17 dicembre prossimo.

In tutta questa procedura la consigliera Ciocca è stata assolutamente passiva: non ha partecipato a nessuna deliberazione o votazione che riguardasse tale area né ha sottoscritto nulla che riguardi l’esproprio o la sua stima.

Ma il nostro Sindaco, dopo la valutazione della Commissione provinciale Espropri, ha ravvisato un “palese” conflitto di interesse tra la consigliera e il Comune ed ha quindi dato mandato al Segretario comunale perché valutasse la congruità del comportamento di Daniela Ciocca con il ruolo di consigliere, chiedendo nel contempo al presidente del Consiglio comunale di avviare l’iter per la contestazione della incompatibilità e per la successiva decadenza dalla carica di consigliere. Con un arzigogolato documento che tutti dovremmo leggere per capire quanto sia stato difficile motivare la scelta censoria, il Segretario sosteneva con argomentazioni giuridiche la decisione del Sindaco, concludendo che la lite tra Comune e Provincia pendente presso il Tribunale di Brescia comporta automaticamente la incompatibilità del consigliere Daniela Ciocca, che in pratica ha la “colpa” di essere comproprietario di un’area che la Provincia ha stimato di più del Comune di Treviglio.

La contestazione dell’incompatibilità del consigliere Ciocca è già all’ordine del giorno del Consiglio comunale convocato per il 28 ottobre.

Perché racconto questo? Perché credo sia doveroso fare qualche cosa per evitare che quanto raccontato abbia come epilogo la “cacciata” di Daniela dal Consiglio comunale e l’esclusione di un consigliere che non ha avuto nessuna parte nella vicenda ed esercita un forte ruolo di controllo sull’operato della maggioranza, forse scomodo ma certamente ligio alle richieste della legge.

Vincenzo Rizzo, un elettore trevigliese

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