Ma Pezzoni non è un eroe /1

Il 23 settembre 2015, incalzato dai giornalisti, Giuseppe Pezzoni ammette che ha falsificato la laurea.
Con il documento “taroccato” 14 anni prima, ha occupato il posto di insegnante e poi di coordinatore delle attività didattiche ai Salesiani. Trampolino di lancio per il posto di Sindaco.
Il 2 dicembre 2015 Giuseppe Pezzoni si è dimesso da Sindaco di Treviglio; avrà a sua disposizione altri 20 giorni per ripensarci.

Nonostante il peso che avrebbe dovuto gravare sulla sua coscienza, si è comportato come se nulla fosse accaduto, distinguendo tra fatti privati e vita pubblica, come se esistesse una linea invalicabile anche dall’onesta dei comportamenti.
Con grave ritardo si è dimesso, chiamando in causa la responsabilità verso i conti della città, quando avrebbe dovuto far prevalere i conti con se stesso e l’urgenza degli atti conseguenti alla falsa dichiarazione che è sfottio e non responsabilità verso la città. Ne è prova il fatto che solo la scuola dei Salesiani, e non la città intera, ha meritato, a suo modo di vedere, il “nobile” gesto delle immediate dimissioni.

Anche se, dopo la vergogna dell’uscita dal Consiglio comunale scortato dalla polizia, ha recuperato rapidamente un atteggiamento spavaldo, non è un eroe.
Se non si ha neppure il coraggio di affrontare la realtà ed ammettere gli sbagli senza aspettare che vengano sollecitati dall’esterno, forse è opportuno che si giri al largo. Il Brasile e gli Stati Uniti per poche settimane, come ha annunciato, probabilmente non bastano. Suggerisco un giro più lungo e più interiore.

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