Referendum 17 aprile: gente di memoria corta

Nessuno ne parla, tranne negli Uffici elettorali dei singoli comuni dove sono in pieno svolgimento le operazioni connesse al referendum No Triv del 17 aprile prossimo. I quesiti vertono sull’interruzione dell’attività estrattiva nell’Adriatico da parte delle compagnie petrolifere. A fine contratto, come chiedono i referendari. A esaurimento del giacimento, come vorrebbe il governo, quindi chissà quando.

Nessuno ne parla, ma il 17 aprile si vota. È un diritto-dovere che non può essere surrettiziamente negato.

Suonano stonati gli inviti a non andare ai seggi per invalidare la consultazione elettorale e trasformarne il risultato – vinca il Si o il No non sposta la questione – in una cifra buona solo per le statistiche.

Gente di memoria corta. Non sempre l’invito a non andare a votare porta bene a chi lo lancia. Chi non ricorda il famoso “Andate al mare” di Craxi in occasione del referendum del 9 giugno 1991? Un boomerang, fu definito. Gli italiani andarono a votare in 27 milioni (62%). E poco dopo insieme alla sconfitta dell’astensionismo finì a terra anche il leader che l’aveva sponsorizzato.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.