Appello ai Trevigliesi in difesa del Liceo Simone Weil

La pronta risposta del funzionario della Provincia, dottoressa Serra, agli accorati appelli dei genitori e dei docenti del Consiglio d’istituto in merito agli spazi dell’Istituto S. Weil, pubblicati sull’Eco di Bergamo e sul Corriere della Sera tra il 24 luglio e l’8 agosto, deve essere motivo di riflessione per tutti i Trevigliesi.

“Stiamo pensando a un riassetto dell’offerta di tutta l’area della Bassa”: ecco quanto viene precisato a una richiesta di tutt’altro tenore.

Ulteriore precisazione arriva ai genitori del Consiglio d’istituto signori Farronato e Panepucci e al docente consigliere professor Scrivanti (e per conoscenza alla professoressa Maria Gloria Bertolini, Dirigente scolastico reggente: “Come già annunciato, dal mese di settembre inizieremo gli incontri con i Dirigenti scolastici e con gli amministratori dell’Ambito 6 (Bassa bergamasca) per verificare insieme proposte di riorganizzazione dell’offerta scolastica“.

Il Weil ha bisogno di spazi, avendo aumentato il numero dei suoi iscritti, cede aule per l’ampliamento del confinante istituto, la Provincia risponde all’esigenza e ristruttura la sede di via Galvani (lunedì 8 agosto sono iniziati i lavori). Ma la risposta suona in tutt’altra direzione e la preoccupazione si fa forte: per la Provincia, e non solo, il vero problema è l’offerta della Bassa e non la situazione di emergenza dell’edilizia scolastica trevigliese.

Cosa sarà delle scuole di Treviglio? Ci sarà ancora posto per il Simone Weil, in particolare per i suoi 3 indirizzi, classico, linguistico e artistico? Caravaggio e Romano di Lombardia (sono queste ovviamente le cittadine interessate quando si parla di Bassa) hanno un’ottima offerta con i loro licei, ovviamente scientifici! Treviglio ha l’unico liceo classico della Bassa. Certo il classico non è in crescita, ma è il destino di tutti i licei classici in questa fase storica, che tutti speriamo abbia un’inversione di tendenza. Quello di Treviglio è il terzo liceo classico della provincia: il Liceo P. Sarpi a Bergamo città, il D. Celeri a Lovere e il S. Weil appunto a Treviglio: questi tre licei raccolgono le diverse utenze territoriali con una distribuzione geografica ottimale.

Il 27 luglio, alla dottoressa Delia Rinaldi, funzionario all’edilizia scolastica della Provincia di Bergamo, in occasione del sopralluogo a tutti gli edifici scolastici superiori della nostra città, io stessa in qualità di collaboratore vicario del Weil ho chiesto il perché di un provvedimento tampone atto a coprire esclusivamente le esigenze di un anno scolastico invece di un’opera ragionata, condivisa e duratura atta a soddisfare almeno a medio termine la crescente richiesta di spazi degli istituti trevigliesi  (v. Provv n. 1362 del 11.07.2016, oggetto: piano di programmazione di utilizzo del patrimonio provinciale di edilizia scolastica per l’a.s. 2016/17)

Oltre agli ovvi motivi economici la dottoressa ha sottolineato che quanto deciso e comunicato con il provvedimento citato ha valore solo per l’anno scolastico 2016–17, perché si penserà a una razionalizzazione diversa delle scuole superiori di Treviglio.

Quale significato hanno le risposte che la sottoscritta prima e i consiglieri poi hanno ricevuto dai funzionari della Provincia?

Si tratta di pensieri costruttivi o tendenti a demolire qualcosa realizzato con sagacia e ostinazione (e buoni risultati)?

Solo un anno fa il Weil ha festeggiato con orgoglio il trentennale d’intitolazione della scuola!

Si vuole forse eliminare il liceo classico statale da Treviglio piuttosto che pensare a sviluppare un polo che comprenda tutti i licei nella e della città?

Quale sarà la “proposta” dell’amministrazione di Treviglio?

Ai Trevigliesi chiedo di riflettere, essere presenti, far sentire la propria voce e dimostrare la propria solidarietà, convinti che questa sia una buona causa.

Maria Rosato

 

 

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