Un successo con molte ombre

Il Foro boario è (probabilmente) salvo. La sentenza del TAR appare abbastanza inequivocabile, ma questo non è sufficiente per esultare. Resta infatti l’amaro in bocca per una vicenda legale che avrebbe potuto essere evitata con un po’ di buon senso e di volontà democratica da parte dell’Amministrazione, che si è invece rivelata autoritaria e prepotente.

Lo dimostra in tutta la sua doppiezza quando, tra le varie motivazioni addotte a suo sostegno, sostiene che i Comitati di quartiere “vedono la loro esistenza subordinata al riconoscimento dell’operato dell’ente locale e hanno funzione di collaborazione, scopi di ricerca di proposte programmatiche, espressione di pareri richiesti dall’Amministrazione, proposizione di studi e ricerche… diffusione della solidarietà… promozione di partecipazione dei cittadini…”.

Insomma un sacco di belle parole, che servono a riempire la bocca, a far finta che la volontà e il parere dei trevigliesi conti qualcosa, ma nella sostanza i Comitati devono solo avallare le scelte che l’Amministrazione impone, non avendo nessun valore quello che pensano. In buona sostanza fanno comodo all’Amministrazione per dare legittimità alle decisioni prese, ma non contano niente. Un po’ come i gruppi di lavoro che la Giunta Imeri ha voluto sostituire alle commissioni. (Sì, lo sappiamo che è stato del Commissario il colpo di mano ma, su richiesta del M5S che venissero ripristinate, i Consiglieri si sono espressi in maniera negativa).

Altro motivo per non esultare ce lo dà anche la parte relativa ai costi conseguenti a questa azione legale. Recita la sentenza: “Le spese di giudizio non possono che essere imputate al Comune, in conseguenza di una violazione di legge e di un’ipotesi di incompetenza tanto evidenti da integrare anche una possibile fattispecie di colpa grave rispetto al conseguente danno erariale”. Quindi, ancora una volta, i cittadini sono chiamati a pagare per l’arroganza e l’imperizia dei propri amministratori.

E ancora, cosa succederà con Ossidiana, il cui anticipo versato per costruire un nuovo centro commerciale è già stato speso per la nuova fiera? Rischiamo che la società faccia causa al Comune per non poter portare avanti il progetto a cui era stato legato l’acquisto dell’area?

Vediamo purtroppo che una dei due ricorrenti sostiene che i movimenti civici e politici trevigliesi “ci hanno lasciato soli”. Vorremmo sottolineare, se ancora ce ne fosse bisogno, che la nostra posizione era stata chiara e inequivocabile fin dall’inizio e non è mai mutata, come dimostrano diversi documenti (tra cui uno a nostra firma del 5 marzo 2015 pubblicato da «iTrevigliesi») dal marzo 2015 in avanti. Abbiamo sempre appoggiato, in modo inequivocabile e disinteressato, ogni iniziativa a salvaguardia dell’ambiente e del benessere della cittadinanza e così continueremo in futuro, senza remore, timori o secondi fini.

Gruppo stampa Movimento 5 Stelle Treviglio

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