Giovanna Galli: il punto sulla discarica Team

Giovanna Galli è da almeno vent’anni il volto e la voce del Comitato Tutela Ambiente, costituitosi nel 1995 sul tema dell’emergenza discariche. Ovvio che oggi sia in prima linea sulla questione discarica di amianto che la società TEAM vorrebbe realizzare nell’ex cava Vailata. A lei iTrevigliesi si sono rivolti per un aggiornamento e per fare il punto sulla situazione, visto che il Comitato è ammesso come uditore alla Conferenza dei servizi in Regione.

Cosa ha concluso la Conferenza di martedì scorso?

In realtà non ha concluso i lavori perché, dopo ben otto ore di confronti, i lavori sono stati aggiornati al 27 marzo. Qualcuno voleva che si fissasse una data ancor più vicina. Abbiamo avuto la netta impressione che qualcuno abbia pressato e che si voglia chiudere la questione in fretta, forzando i tempi. Già ci ha stupito che la Conferenza fosse stata convocata così all’improvviso.

Perché convocata all’improvviso?

Si dice che a giugno possano entrare in vigore provvedimenti che sancirebbero la prevalenza della destinazione dell’area così come la prevede il PGT (Piano di Governo del Territorio) rispetto alla destinazione voluta dai privati. E siccome l’area in questione è “a verde”, questo impedirebbe la realizzazione della discarica TEAM. Sono questioni però da approfondire. Quel che è certo è che la Conferenza è stata convocata senza che si conosca la decisione del Consiglio di Stato: se il Consiglio di Stato desse parere favorevole al ricorso che abbiamo presentato, si azzererebbe tutto. Come è possibile che si porti a termine un iter di approvazione con un giudizio pendente?

Su che basi poggia il ricorso?

Chiede che venga annullata la delibera del TAR di Brescia che ha delegato la questione alla Regione e che, su richiesta di TEAM, ha legato la bonifica dell’area alla realizzazione della discarica. Comunque il progetto presentato da TEAM è orfano della VIS (Valutazione dell’Impatto Sanitario) e dell’indagine del “Fattore di pressione delle discariche”, approvato nel 2014 da Regione Lombardia.

Di cosa si tratta?

L’indice di pressione — recentemente giudicato legittimo da una sentenza de Consiglio di Stato — prevede il divieto di realizzare nuove discariche nelle aree in cui siano già stoccati più di 160mila metri cubi di rifiuti per ogni chilometro quadrato. In altre parole, laddove sono presenti grandi quantitativi di rifiuti smaltiti in discarica, non è possibile autorizzare ulteriori impianti.

Se si facesse una seria indagine dell’indice di pressione, a tutela dei cittadini, il progetto TEAM si arenerebbe. Ricordo che abbiamo già sul nostro territorio 10 discariche nel raggio di 2 km, 7 inceneritori di cui due a Filago, due alla Farchemia, poi Dalmine, Trezzo e Bergamo, tre aziende a rischio di incidente rilevante (Eurogravure, Bonelli, Farchemia), per non parlare della bonifica alla ex Baslini. Credo che per quanto riguarda il nostro territorio, l’indice sia già saturo. E non mi possono dire che non va calcolato perché il progetto TEAM è anteriore a questa normativa regionale. Sia l’indice di pressione sia la VIS sono strumenti a vantaggio dei cittadini e che dovremmo far valere.

Come si muove l’assessore Terzi a tuo parere?

L’assessore Terzi ha detto in più circostanze: ”Basta discariche in Regione Lombardia”. Vedremo cosa succederà. Voglio ricordare anche che la Regione ha indetto qualche tempo fa un convegno con operatori qualificati che hanno sostenuto che l’amianto si può riciclare con diverse tecniche. Come mai non se ne è fatto più niente e di nuovo siamo alle discariche? Inoltre il PRAL (Piano Regionale Amianto Lombardia) è scaduto e non è stato rinnovato. Se la Regione è inadempiente, gli imprenditori privati si sentono liberi di cercare di piazzare amianto in tutti i buchi che ci sono.

L’impressione complessiva che hai avuto in Conferenza?

Ci si trincera dietro ai tecnici regionali. Ma a che serve la politica se decidono i tecnici, ci chiediamo.

Già sabato scorso avete organizzato un presidio contro la discarica in via Palazzo. Cosa avete in progetto?

Saremo presenti al mercato del sabato e a un nuovo presidio in via Palazzo. Pensiamo anche a una fiaccolata. Invitiamo tutti i cittadini e le forze politiche e sociali. C’è bisogno dell’unità e dell’apporto di tutti.

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