Apprendiamo dalla stampa locale che lunedì 19 giugno, nel corso di una cena cui era presente — come riporta l’articolo — “un pubblico composto per lo più da iscritti del PD”, è stato presentato dagli imprenditori interessati il nuovo progetto Blister, “nel tentativo di costruire una base di consenso nel partito che finora ha più osteggiato il progetto”.
Sottolineiamo, come PD di Treviglio e come PD provinciale, che il partito non ha dato a nessun iscritto mandato di rappresentarlo e/o farne le veci in quella circostanza, e ci dissociamo in modo netto da chi possa essersi presentato con tale ruolo.
Argomenti come questi devono essere affrontati alla luce del sole, con un approccio razionale e responsabile, anche nel rispetto delle indagini che la Procura sta svolgendo in merito all’affaire Blister.
Il nostro PGT — approvato dall’amministrazione Pezzoni nel 2012 — prevede già un’area da destinarsi a servizi socio–assistenziali con possibilità edificatorie pari a quelle del progetto Blister in via del Bosco, accanto alla nuova bretella appena realizzata e dotata di tutti i collegamenti infrastrutturali necessari all’insediamento di una struttura di quel tipo, inserita in un contesto già urbanizzato.
Non vi è ragione di perdere tempo, cercando di ottenere varianti al piano provinciale per far passare da agricola a edificabile l’area in Geromina, consumando suolo agricolo in una delle aree verdi più belle della città, quando già il nostro PGT offre questa possibilità.
Da quando si è iniziato a parlare di questo progetto sono passati cinque anni, un tempo lunghissimo durante il quale, anziché adoperarsi per rispondere alle necessità di chi è più fragile, si è preferito arrampicarsi sugli specchi, tra richieste di varianti e ricorsi al TAR (coi soldi dei cittadini trevigliesi), con un’ostinazione che non può che far sorgere qualche dubbio su quali siano gli interessi che si vogliono tutelare.
PD Treviglio
PD Provincia di Bergamo