Una mozione che fa rabbrividire

Alcuni giorni fa il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato una mozione dal titolo “Criticità in relazione all’attività di volontariato”, in relazione al coinvolgimento di alcuni “richiedenti asilo” in lavori socialmente utili da svolgersi a contatto con minori.

La mozione, apparentemente generica, riguarda molto da vicino la nostra città, perché riprende le proteste sollevate da alcuni genitori contro l’inserimento di quattro richiedenti asilo nella scuola media Cameroni di Treviglio, impiegati in servizi vari di supporto all’istituto scolastico.

Il progetto, che rientra fra le opportunità di convenzionamento tra le ONLUS ospitanti i richiedenti asilo (nel nostro caso la Cooperativa Ruah) e la Prefettura, rappresenta una occasione per fare esperienza di integrazione e per permettere agli immigrati di sdebitarsi dell’accoglienza in Italia.

Ma quello che fa più rabbrividire è che la mozione ha un carattere esplicitamente razzista e discriminatorio proprio dove “sensibilizza” i Comuni lombardi, che vogliono utilizzare i migranti nei lavori socialmente utili, ad acquisire il certificato penale, con particolare attenzione ai reati di pedofilia e pedopornografia. Un invito che vale per tutti, in particolare per coloro che vengono a contatto con minori?, ci si chiede. No, vale solo per i richiedenti asilo.

Una mozione chiaramente populista che anche Famiglia Cristiana ha criticato, parlandone in un articolo molto duro. Il settimanale riporta una dichiarazione di Milena Santerini, deputata italiana (Demos–Cd) e presidente dell’Alleanza parlamentare contro l’odio del Consiglio d’Europa: «Quello che la Lega vuole evitare è che gli immigrati si dimostrino utili, come già sono, nel lavoro, nel volontariato, nei servizi. Il gioco del sospetto sui rifugiati “pericolosi” serve solo a ritardare la loro integrazione e a minare la fiducia che è alla base di una società coesa e sicura».

Anche nella discussione dell’Assemblea regionale si sono sollevate voci contro, fra cui quella del consigliere regionale PD Jacopo Scandella, che afferma: «Questa mozione è completamente inutile perché non fa altro che ricordare ai Comuni che devono rispettare la legge. Dal punto di vista politico, ha come unico obiettivo associare alla pedopornografia ed alla prostituzione minorile l’attività di volontariato di quattro persone. Centinaia di migliaia di persone fanno volontariato con dei bambini, ma non sono mai stati oggetto dell’interessamento della Lega Nord. Questi però sono “di colore”. Una mozione imbarazzante con la quale si è sdoganato il peggiore razzismo».

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