La fontana di Trevì

Giovanissima rispetto a quella di Trevi, che ha 400 e più anni, la fontana di Trevì(glio), in piazza Paolo VI, ha 40 giorni, ma potrebbe condividere con la famosissima consorella barocca una caratteristica: buttarci soldi. Non per tenere calda la speranza di tornare a Roma o di realizzare un altro desiderio, ma per cambiare faccia a una cosa bella. Piazza Paolo VI è bella. La fontana e il resto dell’arredo sono una cosa bella. Non ce n’è uno che dica il contrario. Perché cambiarle faccia?

Digiamocelo, come dice il ministro La Russa. Smontare e rimontare costa, fare nuove tubazioni di carico e scarico dell’acqua costa, fare i carotaggi nella pavimentazione per l’installazione dell’arredo costa, piazzare nuove barriere di sicurezza per il passaggio auto costa. Ma questo sarebbe nulla. I soldini buttati nella fontana di Trevi non incidono sulla smisurata bellezza del luogo. I soldini buttati per spostare l’arredo e la fontana di piazza Paolo VI, sì.

Vale la pena rovinare una cosa bella e sottrarla al quartiere e alla città per evitare che le macchine percorrano due lati del rettangolo al posto dell’altezza?

Mai visto nessuno andare dal chirurgo estetico per imbruttirsi. Mai visto nessuno chiedere all’estetista un miracolo al contrario. S. Pietro, pensaci tu.

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