Bilancio consuntivo. Le distrazioni della Lega e gli allarmi in ritardo

“La Lega lancia l’allarme: siamo pieni di debiti” ha titolato il Giornale di Treviglio sul numero di venerdì 5 agosto. Leggendolo, mi è venuta in mente una vecchia battuta che girava, ai tempi in cui il muro di Berlino era tristemente in piedi, a proposito della stampa russo-sovietica rappresentata dalla Pravda (in russo “La verità”) e dalla Izvestja (in russo “La notizia”): nella Pravda non c’era izvestja, e nella Izvestja non c’era pravda.

Al di là della volontà del titolista che ha semplicemente riportato il parere del capogruppo della Lega Francesco Giussani, questo è successo anche qua, a muro sbrindellato. Infatti, che la Lega lanci l’allarme non è una notizia (lo fa sempre, soprattutto quando non c’è molto di cui preoccuparsi). Che “siamo pieni di debiti” non è una verità. Lo siamo, caso mai, molto meno di prima.

Prima di affermare, con la grintosa sicurezza che lo contraddistingue, che l’amministrazione Borghi “ci ha regalato il massimo indebitamento mai registrato a Treviglio”, il consigliere Giussani avrebbe dovuto contare fino a dieci e fare un passo indietro nella memoria. A quando lui faceva parte dell’amministrazione Zordan, di cui dovrebbe conoscere bene i conti.

Consuntivo Zordan 2005 (passato in Consiglio comunale il 23 luglio 2006, quando subentrammo noi: la storia si ripete, dov’è lo scandalo?): l’indebitamento totale del Comune di Treviglio era di 49,6 milioni di euro e l’indebitamento procapite era di 1.942 euro per abitante. Parliamo dei debiti iscritti in bilancio. Sì, perché poco dopo l’insediamento noi ci ritrovammo a dover far fronte a un debito fuori bilancio derivante da una causa degli anni ‘90 intentata contro il Comune da un privato per l’acquisizione dell’area degli istituti Weil e Zenale: un esproprio non pagato. Un debito che costrinse l’amministrazione Borghi nel 2008, per chiudere la causa, a contrarre un mutuo per 1.350.000 euro. Il debito complessivo che ci siamo ritrovati nei fatti era quindi di 51 milioni di euro, con un indebitamento procapite reale di circa 2.000 euro. Questo è quello che ci è arrivato da una amministrazione nella quale sedeva anche la Lega, con Giussani in Consiglio.

Tanto distratto sul passato, tanto puntiglioso sul presente. Lanciando il presunto allarme debiti, Giussani ha affermato che i mutui a carico del Comune sono oggi pari a 47 milioni di euro, con un indebitamento procapite di 1.638 per abitante. Nei 47 milioni, che ci troviamo? Anche il prestito ponte di 5,6 milioni di euro per la ristrutturazione dell’ex Upim, prestito che l’amministrazione Borghi avrebbe restituito al momento dell’alienazione delle Farmacie Comunali rendendolo nei fatti solo virtuale, e che comunque – anche in assenza di alienazione farmacie – può essere pagato con il reddito derivante dagli affitti ai privati (noi siamo per la totale proprietà pubblica dell’edificio, ma anche per darne una parte, quella commerciale e della ristorazione, in gestione a privati). In valore assoluto, i 49, 6 milioni lasciati a noi (che poi erano nei fatti 51) sono in ogni caso più dei 47,8 che si trovano iscritti nel consuntivo 2010. A questo punto, su cosa si regge la apodittica affermazione che l’amministrazione Borghi “ci ha regalato il massimo indebitamento mai registrato a Treviglio”? Su niente: una boutade che si squaglia come un ghiacciolo sotto questo sole di agosto.

L’allarme, se proprio, Giussani avrebbe dovuto lanciarlo 5 anni fa, alla fine dell’amministrazione Zordan di cui ha fatto parte. Noi questa situazione, a inizio mandato l’abbiamo ben vista e ce ne siamo fatti carico mettendoci qualche bella pezzona e diminuendo, in 5 anni, l’indebitamento del Comune in misura rilevante. Questo è un dato contabile e certificato. Contabile da “conto”, mìa da “cüntàla sö “, come si fa con troppa leggerezza.

Per completare il quadro e a rendere ancor più marziane le deduzioni arbitrarie del consigliere capogruppo Giussani, ecco due altri dati.

Primo: abbiamo lasciato un avanzo di amministrazione di 1.250.000 euro  a cui vanno aggiunti 400.000 euro di maggiori entrate su residui.

Secondo: ci sono ancora cause pendenti (espropri non pagati, contenziosi per acquisizioni aree ecc.) che sono eredità di precedenti amministrazioni, nodi che prima o poi verranno al pettine, come ci possono essere eventuali rischi sui crediti (per inciso, noi abbiamo di molto diminuito in 5 anni sia l’importo, sia l’anzianità dei crediti non riscossi). Diversamente da quanto capitò a noi nel 2006, noi abbiamo lasciato i fondi necessari per farvi fronte.

Insomma, in totale l’amministrazione Borghi, cioè il centrosinistra, ha lasciato più di 1 milione e 650 mila euro all’entrante giunta di centrodestra.

La Giunta Pezzoni con una variazione di bilancio li ha investiti parte in spese correnti, parte in opere, con una deliberazione sulla quale ci siamo astenuti perché abbiamo ritenuto imprudente non stanziare nemmeno gli importi minimi necessari per gli eventuali rischi di cui ho parlato prima.

Ne viene una domanda: se proprio fosse reale l’allarme debiti sparato da Giussani con le conseguenze da tsunami che i suoi toni in genere annunciano, perché non è stato utilizzato l’avanzo di amministrazione per ridurre il debito? Che razza di allarme è un allarme che non provoca immediatamente, sui due piedi, ora e subito, una operazione conseguente da parte dell’amministrazione comunale? A casa mia, se c’è allarme pioggia, uno esce con l’ombrello. Invece Giussani tuona quando non c’è nemmeno nuvolo. E comunque la sua amministrazione non ha aperto, pur avendolo a disposizione, nessun ombrello…quindi, a voi le conclusioni.

Daniela Ciocca
Consigliere comunale lista civica ABS

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