Tribunale e giudice di pace in bilico. Nubi anche sul Commissariato di PS.

Contenimento della spesa e maggiore efficienza. Queste le motivazioni che stanno dietro alla annunciata soppressione della sezione staccata del tribunale e del giudice di pace nella nostra città. Motivazione, la prima, che secondo l’Associazione forense della Gera d’Adda è tutta da discutere. Il contenimento della spesa si consegue infatti riducendo il contenzioso, cioè il numero delle cause. Non si riduce trasferendo le cause a Bergamo, di cui Treviglio è attualmente un sezione staccata. Perché non è spostando i pacchi che diminuisce il volume dei pacchi. Il ragionamento non fa una grinza. La strada vera per la riduzione della spesa – sostengono gli avvocati – è la depenalizzazione di reati minori, come l’ingiuria o la diffamazione. Per questi reati non ci dovrebbero essere processi penali, ma solo sanzioni amministrative comminate dal giudice di pace: pene pecuniarie, che sono certe, effettive, perché si pagano, e non sanzioni penali che, per questi reati minori, finiscono il più delle volte nella sospensione della pena. Molte competenze dovrebbero per altro passare ai giudici di pace, snellendo anche il lavoro del tribunale civile. Perché – si sa – le cause costano, non solo ai cittadini ma anche al bilancio dello Stato.

Il progetto del Ministero, in attuazione della legge 148 del 2011 (governo Berlusconi; ministro della Giustizia Nitto Palma), abolisce 670 giudici di pace, elimina 37 dei 165 tribunali e almeno 160 delle sezioni distaccate che funzionano nel nostro paese. Tra le sezioni distaccate quella di Treviglio rimarrà se il ministero deciderà di salvarne 60 delle 220 esistenti, mentre verrà eliminata se ne verranno salvate soltanto 28. Quanto all’ufficio del giudice di pace di Treviglio, lo schema di decreto legislativo ne prevede la soppressione, tuttavia prevede anche la possibilità che i comuni si accollino la spesa dell’ufficio (salvo per quanto riguarda i magistrati), ed è quindi possibile che  l’amministrazione comunale, in collaborazione o meno con gli altri Comuni del circondario, decida che l’Ufficio del Giudice di Pace rimanga nella nostra città.

Anche per il tribunale  c’è la carta di riserva:  un’ unica sezione distaccata per Treviglio e Cassano d’Adda. Una sorta di tribunale dell’Adda, che avrebbe i requisiti richiesti per numero di abitanti e carico di lavoro, anche se il Ministero sembra intenzionato a non creare nessun tribunale nuovo, ma solo ad abolire quelli che la legge delega consente di abolire. Si spera che almeno venga salvata una sezione distaccata riunita al posto delle due sezioni esistenti.

Nel frattempo è arrivata una seconda cattiva notizia che rischia di aprire un’altra falla nei servizi alla città e al territorio: la soppressione della sede del Commissariato di Pubblica Sicurezza, ventilata da più parti in seguito ai tagli del Ministero dell’Interno.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.