Il rischio della trasparenza opaca

pagina_PezzoniEgregio Direttore,
approfitto della disponibilità Sua e del Suo giornale per fare alcune considerazioni in merito alla ”operazione trasparenza” messa in atto dal sindaco Pezzoni. Nei giorni scorsi tale operazione è stata presentata in pompa magna, e dovrebbe essere il fiore all’occhiello della comunicazione e dell’informazione, quel tramite indispensabile tra Amministrazione e cittadini. Il nuovo sito del Comune di Treviglio è sicuramente molto bello, quanto meno dal punto di vista grafico, ha una presenza accattivante ed al passo con i tempi. Tempi che fanno dell’apparire uno dei cardini della nostra società. Ma spesso, quell’apparire non corrisponde all’essere.

La trasparenza è fondamentale in ambito politico (e non solo), ma non è solamente un bel sito Internet a fare la differenza. Certamente è lodevole l’iniziativa di introdurre la piattaforma Skype, per poter comunicare direttamente con il Sindaco. Nulla da eccepire quando si parla di “aperisindaco”, purché oltre al mangiare, bere e chiacchierare, ci sia l’occasione concreta di risolvere i problemi della città. Fa un po’ sorridere l’idea della geolocalizzazione del Sindaco, ma poco male. Di sicuro non nuocerà a nessuno. Bene anche l’integrazione con i social network, ormai parte integrante della vita di tutti i giorni e, chiaramente, anche del fare politica. Un po’ meno bene quando il sito istituzionale del nostro Comune diventa la finestra per fare propaganda in un solo senso: mi riferisco alla parte del sito riservata al Sindaco, dove vengono riportate le notizie della pagina Facebook “Beppe Pezzoni sindaco di Treviglio”, nata in seno alla campagna elettorale delle amministrative 2011, a sostegno appunto della candidatura del prof. Pezzoni. Nella sezione del sito comunale riguardante il Sindaco infatti, non esiste contraddittorio ma vengono elencate notizie e/o commenti fatti dal Primo cittadino sulla pagina del noto social network. Mi spiace doverlo scrivere, ma si tratta di un uso improprio del sito istituzionale del Comune. Fare riferimenti e/o critiche ad affermazioni e/o prese di posizione da parte di membri di altre formazioni politiche, senza permettere a taluni di controbattere, è pura propaganda elettorale. Sulla propria pagina Facebook ognuno è libero di scrivere ciò che meglio crede (purché rimanga nei binari della decenza e della buona educazione), e se si vuole si può pure fare propaganda politica. Ma il sito del Comune deve essere la finestra tra Amministrazione e cittadini, e non lo strumento per l’organizzazione del consenso, come ben riporta il Codice dell’Amministrazione Digitale CAD (Decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82. art 12), in materia di imparzialità, uguaglianza e trasparenza.

Trasparenza che è anche garantire ai consiglieri di opposizione l’accesso agli atti in tempo utile e non dopo mesi: alcune richieste, addirittura, non vengono evase nemmeno dopo l’attivazione del potere sostitutivo del segretario, procedura prevista dalla legge per limitare le lungaggini della pubblica amministrazione. Trasparenza sarebbe anche pubblicare le determine dirigenziali in pochi giorni e non dopo anche due/tre mesi, e con numerosi buchi nella numerazione, come accade (ricordo che la loro pubblicazione è resa obbligatoria dalla legge). Sottolineo peraltro che il sito del Comune di Treviglio non pubblica nemmeno i dati completi delle società detenute direttamente o indirettamente, come invece previsto dalla normativa: infatti i dati relativi ai soci, amministratori e relativi compensi e collegio sindacale della Geco Srl, società costituita nel settembre 2011 che gestisce il servizio di igiene ambientale, non compaiono. Inoltre il report delle società partecipate del cosiddetto “gruppo Comune di Treviglio” è stato pubblicato nel 2011 con i dati consuntivi 2010, ma da allora non è più stato aggiornato — e adesso siamo nel 2013.

Dunque ci auguriamo che questa “operazione trasparenza” non sia solo una trovata politica di facciata, un modo elegante per nascondere la polvere sotto il tappeto. Altrimenti, mi si conceda l’ossimoro, sarebbe una trasparenza un po’ opaca.

Cordialmente

Erik Molteni
Segretario PD Treviglio

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