Countdown per l’ex UPIM

ex-UPIMSabato scorso, in occasione della presentazione del libro “I bambini della Ginestra” ho avuto il piacere di conoscere il nostro Sindaco, che ha rivolto un breve saluto ai presenti. Una bella conoscenza: il Sindaco ha citato a memoria alcuni versi di Petrarca attinenti in qualche modo all’oggetto della presentazione e ha detto parole di incoraggiamento per i giovani presenti. Nulla di preparato o studiato ma una presenza veramente amica.

A questo Sindaco penso sia necessario e utile rivolgersi direttamente per avere pareri e informazioni su questioni importanti.

Ci provo subito.

Tra tutte le questioni che riguardano la comunità trevigliese, credo di non sbagliare assolutamente se indico nella sistemazione dell’ex UPIM quella su cui tutti vorrebbero avere una informazione chiara e definitiva.

Se fossimo Francesi potremmo parlare di affaire ex UPIM, tanto è lunga ed intricata la storia di questa parte importante del nostro centro, ma essendo Italiani non vorremmo invece dover definire la faccenda, in maniera più casereccia, la nostra “fabbrica del Duomo”.

Per capire che non stiamo esagerando, basta pensare che le prime spese per la realizzazione del progetto sono state effettuate in lire (!!!) e a quante amministrazioni si sono succedute da quando è stata spesa la prima lira.

Tutti sappiamo che questo notiziario è orientato positivamente verso la precedente Amministrazione e quindi chi scrive aveva apprezzato sia il progetto della costruzione di un vero centro culturale e i tempi e metodi che avrebbero dovuto reperire le risorse e realizzare l’opera. Ma quella Amministrazione non c’è più e i cittadini hanno a suo tempo ricevuto dai nuovi amministratori un successivo piano molto diverso dal primo, forse non condivisibile, ma comunque che in tempi brevi e certi avrebbe chiuso il capitolo realizzativo.

Fu dichiarato che i lavori si sarebbero conclusi nell’autunno/inverno 2012, ora siamo quasi nella primavera 2013 e, passando nella piazza, non sembra proprio di essere nell’imminenza della chiusura dei lavori.

Concludo quindi chiedendo al Sindaco non tanto di avere la descrizione definitiva di come sarà l’edificio a fine corsa e la data in cui i lavori termineranno, questo sarebbe utile lo dicessero i tecnici, ma quali sono le sue aspettative in termini di servizi offerti alla cittadinanza e in che data si aspetta di invitare i cittadini all’inaugurazione. Vorremmo scriverlo, magari come si fa con le grandi opere per soddisfare curiosità e attesa: mancano [xxx] giorni all’inaugurazione!

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