Acque agitate ma non troppo

tempestaDicono che nella maggioranza ci siano acque agitate.

Dicono che il PdL sia attraversato da ondate e marosi.

Dicono che Pinuccia Prandina, coordinatrice in carica, navighi nella bufera.

Sarà, ma non è detto che la nave sia troppo sballottata e rischi il naufragio.

Beppe la volpe non si farà sorprendere.

Regna sereno, la fronte appena increspata.

Si è inventato, modificando il regolamento del Consiglio comunale, una specie di voto fiducia per cui, in caso di problemi, la sua maggioranza si troverà imbrigliata e più obbediente che mai.

Ha inanellato una serie di decisioni (vendere il Foro boario, aderire al progetto di fusione di società, mettere mano al PGT) prese in perfetta autonomia, senza nemmeno interpellare la maggioranza, in primis i suoi del PdL.

Come fa? Dove prende questa forza? Si fa uno zabaione di 6 uova ogni matttina?

No. Ha nominato in Giunta sia il segretario/coordinatore del PdL, sia il segretario della Lega, i due piloni su cui si poggia l’amministrazione. Colpo da maestro. Come fa un segretario di partito a prendere le distanze, quando serve, dal suo Sindaco e da una Giunta di cui fa parte come assessore? Che fa? Si picchia allo specchio? Parla alla luna?

Ecco perché, dopo aver ingollato più di un boccone amaro, almeno nel PdL qualcosa si muove. Soprattutto nella componente ex Forza Italia, la più sacrificata e ininfluente e disinformata sulle azioni del capo rispetto alla componente ex AN (cui appartengono il Sindaco e l’Assessore ai Lavori pubblici Mangano, il quale per altro viaggia da solo con la sua associazione supporter di riferimento, il Circolo Italia Nuova).

Succederà un quarantotto?

No, perché non si vede nessun Lancillotto.

Anche se i risultati elettorali di febbraio suonano campane a martello.

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