Non dimenticare Civitanova

Funerale_suicidio_civitanova-4Romeo Dionisi, Annamaria Sopranzi e Vincenzo Sopranzi sono i nomi di tre dignitosissimi italiani che si sono suicidati perché non ce la facevano più. Non sono purtroppo i primi né saranno purtroppo gli ultimi, ma sono stati importanti per aver messo in luce che siamo andati oltre il limite. Non si può più pensare di attendere fatalisticamente, siamo oltre il confine della sopportazione.

E allora è doveroso oltre che necessario fare tutto il possibile perché l’iniziativa per intervenire su questa crisi sia massima. Ciascuno di noi deve premere sui suoi referenti politici recentemente eletti perché ci portino fuori dalla situazione di immobilismo in cui siamo finiti, con scelte che diano vita ad un nuovo Governo che abbia come obiettivo l’intervento sul rilancio dell’economia e lo sviluppo del lavoro.

Mi rivolgo soprattutto a chi ha votato “5 stelle”: lo ha votato per cambiare, per battere la corruzione che strangola l’economia, per dare voce a chi non sopporta i privilegi, per fare giustizia di chi si è arricchito sfruttando lo Stato e la pubblica amministrazione e non per stare a guardare secondo la più sbagliata delle teorie, quella del “tanto peggio, tanto meglio”.

Questo nuovo Parlamento, ringiovanito e colorato di rosa, ha al suo interno una larghissima maggioranza che crede in questi valori. Sarebbe un errore storico non metterla a profitto, sarebbe non riflettere sul sacrificio di Romeo, Annamaria e Vincenzo e renderlo inutile.

Viceversa altre alleanze tra PD e PDL non avrebbero alcuna base di pensiero comune: non può esserci progetto comune tra chi per decenni ha difeso gli evasori fiscali e chi si batte perché tutti paghino le tasse in modo che ciascuno ne paghi di meno, tra chi chiedeva investimenti per battere la crisi e rilanciare il lavoro e chi diceva che si stava bene e che ristoranti e alberghi erano pieni, tra chi ha fatto dire al Parlamento italiano che Ruby era nipote di Mubarak e chi crede nella serietà della politica.

E allora diciamolo ai nostri eletti che li abbiamo votati per questo, per vedere l’affermarsi di onestà efficienza e solidarietà, che devono accantonare l’interesse di partito o di movimento, che ci aspettiamo da loro decisioni rapidissime contro lo scorrere del tempo senza Governo: l’iniziativa da intraprendere è una sola ed è quella di aiutare la ripresa dell’occupazione attraverso l’unico modo possibile e cioè premiando chi si pone questo obiettivo (sgravi fiscali, etc) e punendo chi lo ostacola (fuga di capitali all’estero, patrimoniale, disincentivazione della rendita finanziaria). Non è banalizzare, è capire che non esiste altra possibilità.

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