Occhi puntati sul progetto Gei Consult

PIP1C’è al PIP 1 — là in fondo, vicino a Eurogravure — una azienda che tratta e smaltisce rifiuti. Si chiama Flydeco, azienda al centro di numerose attenzioni per problemi di inquinamento, anche olfattivo. Accanto ad essa dovrebbe sorgere un nuovo impianto della società Gei Consult, con le stesse caratteristiche e le stesse lavorazioni: una operazione ritenuta un oggettivo raddoppio della Flydeco, operazione impossibile come tale.

Nel giugno 2011 (pubblicazione all’Albo pretorio di Treviglio prot. 46629 del 21-09-2012) Gei Consult avvia alla Provincia la richiesta di verifica di assoggettabilità a VIA. Chiede cioè se l’impianto, per essere autorizzato, debba essere sottoposto a Verifica d’Impatto Ambientale o no.

L’azienda vorrebbe che non lo fosse, vorrebbe avere cioè le mani libere. La città al contrario chiede una pubblica procedura di VIA per verificare il reale impatto ambientale della struttura. Il Consiglio comunale di Treviglio, su proposta del gruppo PD, vota una mozione che richiede che la proposta di impianto venga sottoposta a Valutazione di Impatto Ambientale. Comune, Provincia, associazioni ambientaliste e singoli cittadini, che hanno prodotto osservazioni, si ritrovano tutti su questa linea: l’impianto Gei Consult può partire solo con un chiaro parere favorevole emesso a conclusione di una seria procedura di VIA (nota della Provincia 09-11-MM a firma del dirigente C. Confalonieri).

Nel 2012 (pubblicazione all’Albo pretorio di Treviglio prot. 46629 del 21-09-2012) l’azienda avanza di nuovo alla Provincia la richiesta di verifica di assoggettabilità a VIA: in altre parole vuole di nuovo che la Provincia (che ne ha la competenza) verifichi, alla luce delle modifiche introdotte nel progetto, se è proprio indispensabile assoggettare a VIA l’impianto.

Un seconda volta il Comune di Treviglio, le associazioni ambientaliste e alcuni singoli cittadini presentano le loro osservazioni scritte e documentate alla Provincia, ribadendo la necessità di sottoporre il progetto di impianto alla verifica ambientale. Come consentito dalla legge, gli uffici della Provincia, pur ribadendo che non vengono meno le gravi criticità che hanno motivato il parere espresso nel 2011, chiedono integrazione della documentazione alla Gei Consult.

Quando il termine per la conclusione del procedimento sta per scadere, il 29 gennaio 2011, la Provincia concede a Gei Consult un’interruzione volontaria del procedimento di 30 giorni, per darle modo un’altra volta di fornire ulteriori elementi utili ad un maggior chiarimento degli atti progettuali depositati.

Di nuovo partono le osservazioni presentate da Comune, associazioni, privati cittadini a cui si aggiungono quelle del Comune di Casirate. Nel frattempo vengono investiti della questione i consiglieri PD in Provincia, che predispongono una mozione da presentare in Consiglio provinciale.

Il 23 aprile 2013 avrebbero dovuto scadere i tempi per le osservazioni, ma l’8 aprile 2013 con nota prot. 36797/MM, apparsa sull’Albo pretorio della Provincia, Gei Consult chiede una seconda dilazione volontaria per integrazione di documentazione, che la Provincia concede.

Arriviamo alla quarta dilazione del procedimento, non sapendo se esista una normativa che consenta al privato di avere sospensioni volontarie dell’iter e non conoscendo le ragioni per cui si accetta che i dati tecnici segnalati dai Comuni e dalla Provincia vengano continuamente messi in discussione da nuovi documenti della Gei Consult, che non sciolgono tuttavia i nodi di fondo chiaramente espressi e reiterati unanimemente anche dal nostro Consiglio comunale.

Qualche giorno fa il Consiglio provinciale all’unanimità, con interventi duri e aspri anche della maggioranza, esprime parere favorevole alla assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale, quello che la proprietà non voleva assolutamente: si tratta di un parere che fa salvo tuttavia il parere tecnico affidato agli Uffici.

Le cose ora stanno così: l’ufficio tecnico della Provincia ha concesso, per la seconda richiesta di verifica di assoggettabilità a VIA, la quarta possibilità di integrazione dei documenti, cioè la quarta dilazione del pronunciamento in merito alla VIA (previsto ora per il 20 maggio 2013).

Su richiesta dei gruppi consiliari PD e ABS è stata convocata una riunione della Commissione Seconda, nella quale si attende che l’assessore all’Ambiente Juri Imeri chiarisca quale sia la normativa che incontestabilmente consente quattro successive deroghe per ottemperare ad integrazioni della documentazione in un percorso di verifica di assoggettabilità a VIA e dia conto delle sue interlocuzioni con la Provincia per chiarire i tanti dubbi che l’iter in questione solleva.

Pare una storia infinita nella quale una azienda si incaponisce nel voler raddoppiare impianti in una zona che a giudizio della collettività e delle istituzioni che la rappresentano non è compatibile con le lavorazioni proposte.

Un buon motivo per continuare a tenere desta l’attenzione su questa parte del nostro territorio che, a detta del Consigliere provinciale Adriano Monticelli del Pdl, “è già una bomba ad orologeria”.

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