Gei Consult: tira una brutta aria

rifiutiPer chi non ha presente il problema: Gei Consult è una società di trattamento rifiuti che ha presentato il progetto di realizzazione di un impianto in zona Pip 1. A lato della già esistente Flydeco, stesso core business (trattamento rifiuti), stesse referenze produttive, indicata più volte da residenti e associazioni ambientaliste come responsabile di inquinamento dell’aria (molestie olfattive) e dell’acqua (scarichi in fognatura). Si tratta in pratica del raddoppio della capacità produttiva di Flydeco, azienda e società gemella.

Il Consiglio comunale di Treviglio, all’unanimità, ha chiesto che il progetto di nuovo impianto fosse sottoposto a VIA, Valutazione di Impatto Ambientale, dato il sovraccarico di criticità ambientali del territorio (la zona Sud) nel quale andrebbe ad insediarsi. La competenza è della Provincia.

Perché oggi tira brutta aria?

Perché parrebbe che gli Uffici tecnici provinciali abbiano sostenuto che —– pur con tutti i parametri di tutela elevati in via cautelativa — non risulterebbe necessario sottoporre a VIA la pratica Gei Consult.

Se le cose stanno così, l’insediamento di questo impianto in zona Pip 1 rischia di avvicinarsi a grandi passi. Restano due cose da fare:

  • appurare per quale motivo all’azienda proponente siano stati concessi non uno — come normalmente accade — ma ben quattro rinvii con connessi aggiustamenti in corso d’opera del progetto, che è stato ridotto nelle dimensioni e che evidentemente era passibile di VIA da subito. E verificare se c’è materia per impugnare il decreto di esclusione della VIA quando sarà emesso;
  • attendere l’inizio della procedura di AIA, Autorizzazione Integrata Ambientale, e la relazione tecnica che l’accompagna, obbligatoria per legge, sulla quale riprendere con fermezza il discorso della problematicità ambientale di questo progetto.

Per questo abbiamo chiesto all’amministrazione Pezzoni e in particolare al presidente Melli una riunione urgente della Seconda commissione consiliare. Incontro necessario per avere informazioni ufficiali e per individuare le modalità con cui mantenere fede alla decisione unanime del Consiglio comunale, contrario al rilascio dell’autorizzazione senza un preventivo studio di impatto ambientale. Insomma, uno sforzo comune, come finora è stato su questo tema, per evitare che la zona sud della città, già gravata da interventi ambientalmente pesanti, venga ulteriormente danneggiata, insieme con i suoi già provati residenti.

Ecco perché su Gei Consult tira una brutta aria e perché urge continuare ad operare insieme.

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