Scuola ciellina. Ma quanto ci costa questo Sindaco?

Scuola-San-MartinoNella sua ricerca di una nuova sede, la scuola S. Martino è stata davvero miracolata. Più di così sarebbe chiedere troppo.

Prima c’è stato il cambio di destinazione d’uso di un’area pregiata al Bollone: una deliberazione che ha cambiato il valore dell’area da € 2.400.000 del bando 2012 a € 568.000 del bando 2013.

Non capita tutti i giorni una chicca di questo tipo e la “San Martino Soc. Coop. a R.L.”, che gestisce la scuola,non si è fatta sfuggire l’occasione. Dalla loro anche una fortuna sfacciata: sono stati gli unici a partecipare al bando.

Poi, in questi giorni, l’amministrazione Pezzoni ha rinunciato agli oneri di urbanizzazione (si dice altri € 700.000) sotto il cappello del fatto che la S. Martino è “una struttura che offre un servizio pubblico” e documentando il tutto in una articolata convenzione.

La discriminante è quindi il “servizio pubblico” cioè, secondo definizione, quello accessibile a tutte le persone, senza condizioni.

Se sarà realmente servizio pubblico lo vedremo. A mio avviso non è certificabile da una pomposa convenzione, ma nei fatti dal numero dei ragazzi con varie difficoltà, dai figli di extracomunitari e dai ragazzi che abitano al campo nomadi che vi troveranno posto. Come succede nelle scuole pubbliche, quelle vere.

A fronte di un azzeramento degli oneri si potevano inserire elementi più stringenti nella convenzione. Così, per una forma di rispetto verso le altre scuole che acquistano materiale didattico con i punti dei supermercati. E poi ci sarebbe anche la questione di un trattamento particolare rispetto alle altre scuole private di Treviglio… ma da lì nessuna voce è giunta.

La scuola ciellina ha fatto i propri affari privati, ma Pezzoni ha svolto il suo ruolo di custode rigoroso della cosa pubblica? Ci sono gli elementi per poterne discutere.

Quali le reali garanzie per il futuro?

Quando chiude una scuola pubblica (vedi Geromina e Cerreto), l’edificio e il terreno restano patrimonio di tutti i cittadini, che possono decidere per un uso diverso. Quello al Bollone non sarà più nostro (dei cittadini) ma loro (la società privata che gestisce la scuola).

E potrà succedere in futuro, corsi e ricorsi ci sono sempre, non si sa mai, che quel terreno cambi di nuovo destinazione, magari per iniziativa altrui, ridiventi edificabile e quindi produca privati benefici ai proprietari che ora hanno goduto di pubblici aiuti.

Ma allora quali sono le reali tutele per noi cittadini?

La doppia deliberazione (riduzione di € 1.800.000 del valore e rinuncia agli oneri per altri € 700.000) produce la bella cifretta di € 2.500.000 che i cittadini indubbiamente non vedranno mai arrivare nelle casse pubbliche. Non sarà che Giunta e Sindaco si siano dimenticati che quanto hanno piazzato non è proprio roba loro? Loro dovrebbero gestire al meglio ogni area pubblica in quanto amministrazione pro tempore, e non destinarla secondo il loro inappellabile volere.

Come se non gliene importasse niente di noi. Come se non fossero interessati a salvaguardare i beni comunali messi insieme con fatica da generazioni di Trevigliesi fin qui. Il Sindaco è un uomo da consigli di amministrazione e sa perfettamente quale costo per i cittadini rappresenta questa operazione nel bilancio comunale e quanti servizi sociali in meno (o tasse in più per garantirli) vale. Significa € 83 in meno nelle tasche di ogni cittadino, dai neonati agli anziani.

In campagna elettorale qualcuno ha insistito sul fatto che Pezzoni non fosse adeguato a fare il Sindaco perché non viveva a/con Treviglio. Era una critica sbagliata nei presupposti. Ma nelle conseguenze?

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