Sterile polemica, un bel niente

arbitro-fischietto Nel novembre 2012 avevamo posto all’amministrazione Pezzoni una questione non di lana caprina.

“Può considerarsi imparziale una valutazione dove, tra il valutato e il valutatore, sussista una stretta correlazione di questo tipo, cioè sia pagato attraverso consulenze per far raggiungere gli obiettivi dei quali lui stesso valuterà il raggiungimento ai fini del riconoscimento del premio di risultato ai dirigenti?”.

Si parlava del doppio incarico, a nostro avviso incompatibile, di un paio di professionisti che erano allo stesso tempo componenti dell’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) che valuta le prestazioni dei dirigenti comunali e, a vario titolo, coinvolti nella formazione dei dipendenti e nella progettazione di servizi sui quali si impostava la valutazione stessa dei dirigenti.

Non era a tema la competenza delle persone coinvolte come valutatori e nemmeno come formatori. La questione era: è possibile recitare nello stesso tempo il ruolo di allenatore e di arbitro?

Non sembrava e non è una “sterile polemica localistica”, come l’ha definita recentemente il sindaco Pezzoni.

Tanto che, a differenza di come si è comportata la nostra Amministrazione, a Milano il sindaco Giuliano Pisapia ha nominato la dottoressa Elisabetta Cattini componente del nucleo di valutazione ma, che si sappia, non le ha affidato altri ruoli formativi o progettuali con impatto sulle stesse figure da lei valutate.

Siamo convinti che non ci siamo persi in finezze o sfumature. Abbiamo posto una questione di stile. O si è capaci di vederla o non si è capaci.

Ma non bisogna mettersi le fette di salame sugli occhi e dire che sono gli altri a sbagliare.

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