Per un pelo

RoccoUna tranquilla passeggiata a sei zampe, sabato 1 novembre, ci ha portati per ameni campi, sentieri e infine a Misano.

Notato un certo movimento, il reporter Rocco ha tirato il guinzaglio per andare a vedere l’origine del trambusto ma si è ben presto trovato con le orecchie basse e la coda tra le zampe. Un folto gruppo di animalisti manifestava: a Misano, a pochi passi da Treviglio, è attivo un allevamento di visoni.

Per fortuna molte persone non sono d’accordo e manifestano il proprio dissenso. I soffici e innocenti animaletti vengono fatti nascere e allevati in condizioni tragiche: pochi centimetri quadrati, senza mai vedere l’erba o avere la sensazione della terra sotto le zampe, cibo ingrassante di chissà che origine e infine lo scuoiamento per farne colli di pelo o pellicce.

Sì, perché gli animali da pelliccia vengono anche scuoiati vivi. Rocco sente odore di morte e comincia a tirare verso casa, in preda a terrore cieco. Nel frattempo un uomo esce minaccioso dall’allevamento, gridando insulti e agitando un forcone.

Che tristezza: magari anche quel cafone col forcone ha un cane, come Rocco, e la sera lo accarezza con affetto. Ma allora perché esistono ancora queste realtà orribili? Questi Lager per animali, senza altra ragione se non il profitto? Indifferenza e profitto, ecco le cause. Indifferenza di chi acquista un capo con inserti in pelo senza pensare cosa è costato in termini di vite.

A Rocco è andata bene, a quei piccoli visoni soffici invece è andata nel peggiore dei modi. Per un pelo, Rocco, tutto per un pelo.

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