Sul «Giornale di Treviglio» del 21 novembre è comparso un articolo esplosivo riguardante il capogruppo della Lega Nord in Consiglio comunale (la vicenda è stata ripresa anche dal «Corriere della Sera / Bergamo»).
Il contenuto è talmente grave da sembrare addirittura improbabile, e quindi sarà quasi sicuramente oggetto di smentite, probabili querele, ecc.
Non riteniamo giusto quindi entrare nel merito finché non ci sarà maggiore chiarezza e luce sui particolari. Sì, questo è il nostro modo di intendere politica e informazione, anche se il protagonista è un avversario sguaiato, irrispettoso delle buone regole di comportamento nei confronti dei Consiglieri di minoranza e autore di articoli sulla stampa del suo partito ricchi di gratuite osservazioni contro tutto ciò che è anche vagamente di sinistra (lui direbbe di “sporchi rossi bolscevichi…”).
Riteniamo invece necessario osservare che se un periodico come il «Giornale di Treviglio» che ha come missione raccontare ciò che avviene in città, non incline ad attaccare chi fa parte dell’attuale Amministrazione, divulga con dovizia di particolari cose che, se vere, sono sfuggite perfino al controllo degli attenti consiglieri dell’opposizione, esiste sicuramente un problema di trasparenza su ciò che avviene nei luoghi in cui si decidono le cose della città.
Lo diciamo da tempo e, se quanto riportato dal giornale di Treviglio fosse vero, sarebbe non solo l’amara conferma ma la dimostrazione della necessità di cambiare questo andazzo.