Ecco cosa c’è dietro le mancate dimissioni di Pezzoni

Giunta1Con una dichiarazione che ha lasciato tutti di stucco Giuseppe Pezzoni, nel Consiglio comunale di martedì 29 settembre, ha dichiarato che non scenderà dalla nave in tempesta, che non si dimetterà.
Le dimissioni da tutti attese, dopo lo scandalo della falsificazione del certificato di laurea, erano un atto dovuto dal punto di vista morale, etico e di trasparenza. Pezzoni non lo ha fatto. Perché?

Lasciamo perdere la storia del “Non sono un coniglio”, “Io non scappo”, “Non abbandono la nave”. Tutto marketing.

Le vere ragioni sono di altro tenore e si nascondono dietro le parole pronunciate dal Sindaco: “A Treviglio, in questi anni di amministrazione, i conti sono sempre tornati, tornano”, ma anche “Rimango per il tempo necessario a mettere in sicurezza la navigazione”.

Ma perché a mettere in sicurezza la navigazione? È necessaria la presenza del Sindaco per mettere in sicurezza cosa? Forse vuol dire che i conti del bilancio comunale non sono in ordine?

Ma allora gli equilibri di bilancio votati a luglio, che equilibri erano? Le regole di bilancio dei Comuni non prevedono squilibri. Se ve ne fossero, la cosa sarebbe estremamente grave, come grave sarebbe il mancato rispetto del patto di stabilità, con pericolo di quel “vuoto finanziario” sfuggito forse per un lapsus freudiano dalla bocca del consigliere pezzoniano Andrea Cologno.

Eccolo qui il motivo: hanno già impegnato (con appalti e contratti) soldi che non sono in cassa perché l’obbligazione per la vendita di Foro boario a Ossidiana non è ancora giuridicamente perfezionata. Per questo il giorno successivo al Consiglio comunale, mercoledì 30, la Giunta in tutta fretta ha varato una delibera (la n. 114), con cui ha approvato in via definitiva il piano attuativo Ambito 10. Per i non addetti ai lavori, ha dato il via alla vendita definitiva di Foro boario all’immobiliare Ossidiana, che ci vuole fare un brico center. Tempo sessanta giorni dalla delibera, e l’affare è chiuso. Ma senza completare l’iter non entrerebbero nelle casse comunali i 4,3 milioni di euro pattuiti per la vendita. “Soldi che l’amministrazione ha già speso e in parte ha impegnato in un ambizioso programma di opere a partire dai lavori del nuovo polo fieristico”, come scrive esattamente il Corriere Bergamo.

In più, il giorno prima che il Consiglio votasse una mozione che lo avrebbe potuto bloccare, l’Amministratore unico di Treviglio Futura, arch. Daniela Lubreto, ha firmato l’aggiudicazione definitiva dell’appalto per il parcheggio di piazza Setti.

Due atti molto contestati e destinati ad incidere profondamente sulla città sono stati approvati in fretta e furia, con una velocità che desta più di un sospetto, sicuramente a paragone con i tempi biblici che l’amministrazione Pezzoni di solito ha nel rispondere alle richieste di informazione dei consiglieri di opposizione!

Altro che “Continuiamo per responsabilità nei confronti della città”. Questi mettono in sicurezza solo se stessi.

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