Cogeide serve 15 Comuni. 14 hanno una casa dell’acqua. A Treviglio Pezzoni e Imeri non la hanno mai voluta. Assurdo.
Avevamo pubblicato alcuni articoli sui vantaggi per i cittadini derivanti dal consumo dell’acqua delle casette. Erano ipotesi, ora la società COGEIDE ha fatto i conti e sommato i litri di acqua prelevata dalle 14 case dell’acqua installate in 14 Comuni della Bassa Bergamasca, praticamente tutti i Comuni attorno a Treviglio e le ipotesi divengono certezze.
Nel 2014 in un bacino di circa 70.000 abitanti (Arzago, Bariano, Brignano, Calvenzano, Canonica, Caravaggio, Casirate, Fara, Fornovo, Misano, Morengo, Mozzanica, Pagazzano, Pontirolo) sono stati erogati quasi 2.000.000 litri di acqua naturale e quasi 1.800.000 litri di acqua gassata. E il dato si conferma osservando i primi nove mesi del 2015.
Tabella dati 2014, Tabella dati 2015
Se lo stesso volume di acqua fosse stato acquistato al supermercato con le classiche bottiglie da 1,5 litri si sarebbero dovute fabbricare, trasportare e smaltire 2.500.000 bottiglie di plastica. Eppure a Treviglio sindaco e giunta continuano a negare questo beneficio ai cittadini.
Sarebbe facile ironia dire che non ci vuole “una laurea “ per capire che sarebbe utile installare le casette ovunque possibile . Purtroppo però è un’ironia molto amara se pensiamo a quanto ci costa in denaro ( circa 500.000 € se a Treviglio il consumo medio per abitante fosse quello della zona) ed inquinamento (circa 1.000.000 di bottiglie di plastica in meno nella discarica o per le strade).
Ma questa cieca cocciutaggine può derivare solo da una impuntatura? Può essere che siccome lo chiedono “quelli di sinistra” allora puniamo tutti i cittadini? Sembra la logica del qui comando io e faccio quello che voglio, la logica di piazza Setti e del Foro boario. E’ una logica ormai superata alla quale i nostri amministratori sono disperatamente attaccati, una logica che scricchiola e che ha le ore contate.