Tutti contro la discarica. Si spera.

Inaffondabili. Di nuovo in pista, quelli del Comitato Tutela Ambiente, contro la discarica di amianto di TEAM nella ex Cava Vailata. Con una serie di iniziative. Perché “il 27 marzo presso la sede di Regione Lombardia si deciderà se dare il via definitivo alla realizzazione di una grande discarica di cemento amianto nel nostro territorio”, come si legge nel volantino che il Comitato distribuisce al presidio antidiscarica di via Palazzo in questo terzo weekend di marzo. Si replicherà giovedì 23 marzo alle 20:30, con una assemblea pubblica presso l’auditorium della Biblioteca in largo Marinai d’Italia.

Il tutto sotto lo scontato ed eloquente titolo “No alla discarica di cemento amianto”.

Un No che sta in apertura dei manifesti di tutti. Associazioni e forze politiche. Senza eccezione. Il che dovrebbe significare unanimità nei fatti. Dovrebbe.

Nei giorni scorsi l’Assessore regionale all’ambiente, Claudia Terzi, spinta da una mozione presentata dalla Lega Nord e votata all’unanimità dal Consiglio regionale, ha scritto alla Direzione generale del suo Assessorato per chiedere di valutare la sospensione dell’iter autorizzativo, visto che pende un ricorso in Consiglio di Stato proprio contro la discarica.

Finalmente. Era ora che si facesse sentire, interrompendo il malvezzo di cercare fantomatici colpevoli a casaccio.

Forse, se l’assessore Terzi ha il potere politico di chiedere la sospensione dell’iter, ha pure il potere di chiuderlo del tutto, ma comunque apprezziamo. Anche se non c’è nessuna garanzia che Dario Sciunnach, dirigente dell’Unità organizzativa Valutazioni e autorizzazioni ambientali, ritiri la convocazione della Conferenza dei servizi indetta per il prossimo 27 marzo. O che la Conferenza si svolga e in questa sede si assuma la decisione della sospensione della procedura autorizzativa.

Ma almeno un piccolo segnale positivo c’è stato. Probabilmente anche per le pressioni della Lega locale, Francesco Giussani in testa, della cui posizione antidiscarica non ho personalmente motivo di dubitare. Farebbe cosa buona e giusta se si decidesse ad accreditare anche a chi l’ha preceduto nell’amministrare la città la stessa posizione e azione nettamente contraria. Perché questa è ed è stata la verità. E lo sa bene.

Quindi, come chiedono gli inaffondabili del Comitato Tutela Ambiente: “Siamo a un momento decisivo. Possiamo opporci, ma serve l’aiuto di tutti”.

Concordo. Vedi mai che capiti il miracolo.

 

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