Appropriazione (in)debita di sudore altrui

Il neoassessore ai Lavori pubblici Basilio Mangano convoca una conferenza stampa per annunciare che in viale Battisti (palazzo Edilprogram, ex Erme stampa) 71 posti parcheggio daranno sollievo al problema della sosta nel centro storico. “Il primo atto concreto di governo della città del nuovo sindaco Giuseppe Pezzoni”, titola un settimanale locale. Sul quale si legge anche che “la società doveva mettere a disposizione della città il piano parcheggio ma mantenerne la proprietà. Invece, dopo una trattativa con l’Amministrazione, ha deciso di cederlo definitivamente e a titolo gratuito al Comune”.

Tutto vero. Ma mettiamo i puntini sulle a.

Primo puntino, sulla a di Amministrazione. L’Amministrazione che ha preso in mano la convenzione stipulata da Zordan e ha trattato con l’operatore privato per trasformare l’acquisizione di uso pubblico in proprietà comunale è l’amministrazione Borghi. Così 71 posti macchina hanno potuto essere inseriti stabilmente nel piano parcheggi (la proprietà non ha scadenza né contestazioni di sorta).

Secondo puntino, sulla a di “atto concreto di governo” (il primo) della amministrazione Pezzoni. Vero, ma ha solo messo la parola fine (con foto) a un iter interamente percorso. Bene. Siamo contenti.

L’appropriazione di sudore altrui non è “indebita” quando una Amministrazione succede ad un’altra. Ci mancherebbe: tutti si lavora per la città. Ma è indebito “fa parènsa de nigót” (con foto). Questione di stile.

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