Bastava un giro in tondo. Bell’idea, Borghi.

Non so se Ariella Borghi, quando era a capo dell’amministrazione di Treviglio, si sia ispirata ai bambini, ma tanto è: funziona l’idea di far girare le macchine come in un girotondo in largo Vittorio Emanuele II anziché lasciarle ferme ai semafori in lunghe ed estenuanti code da tutti i lati (viale Ortigara, via Colombo, via Canonica, via Cassani, viale Buonarroti, via Casnida, via Portaluppi) nei momenti di punta della giornata.

Progetto completato, soldi per il finanziamento dell’opera pronti, bando fatto e lavori asssegnati prima di maggio 2011, alla fine del mandato amministrativo.

Alla Giunta Pezzoni non restava che dar inizio ai lavori… Peccato che abbia perso tempo la scorsa estate nello smontare la più grande piazza di Treviglio, piazza Paolo VI, per fare passare un traffico ridicolo rispetto a quello lungo la circonvallazione esterna. Quasi sei mesi buttati via.

La nuova rotonda è sufficientemente ampia da non creare blocchi. Il traffico già ora fila che è un piacere, e non c’è ragione per dubitare che anche il completamento del viale e il rifacimento dell’incrocio di largo Dante con via Bergamo (anche qui una rotonda, pure questa già messa in cantiere e finanziata dall’amministrazione Borghi, al posto dei semafori) darà buoni frutti. E tutto sommato non è poi così sbagliato riqualificare l’esistente asse viario senza aggiungere ulteriori strade.

Tra poco tempo l’attuale amministrazione sarà anche in grado di inaugurare l’opera, come è giusto che sia quando le amministrazioni si susseguono, ma tutti noi sappiamo che l’idea è stata della Giunta Borghi, ops… dei bambini con il loro girotondo.

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