Quando si tratta di un intervento in un edificio storico “non si muove foglia che il soprintendente Napoleone non voglia”. Come è giusto. Mi chiedo se il Sovrintendente ai Beni Architettonici e Culturali della Lombardia, arch. Giuseppe Napoleone, sappia qualcosa dell’intervento al Centro Civico e del perché sia stata “asportata”, con una operazione di mastectomia edile, la terza vasca della fontana che sta nel bel mezzo del chiostro. Non si sa da chi sia partito l’ordine, ma è stato eseguito. Con la terza vasca, è sparita anche la corona di iris che la circondava.
A domanda fatta in Consiglio comunale seduta stante, appena ha cominciato a circolare la notizia, è stato tutto un ridacchiare per la “bufala”: nessuno ci credeva e nessuno pareva saperne niente. Il giorno dopo però sono arrivate la conferma e le risposte, concentrate nella dichiarazione del sindaco al Corriere Bergamo (29 giugno scorso): ”L’intervento è stato fatto per ragioni di decoro e di sicurezza”.
Sul decoro sarebbe interessante conoscere il parere autorevole di chi soprintende al concetto di “bello” e di “storico” da conservare.
Sulla sicurezza vi lascio ridere in piena autonomia, visto che negli ultimi 60 anni non si hanno notizie di incidenti capitati, a causa della vasca del chiostro, ad esseri umani. A coleotteri e lepidotteri probabilmente sì, ma non fanno testo.
Gira voce che il prossimo intervento sarà il taglio dei due cedri secolari che abbelliscono il giardino del chiostro. Anche questo un progetto realizzato in silenzio e senza padri?
Devo dire che è ben strano che una Amministrazione che fa una conferenza stampa anche per annunciare che cambia la marca delle biro di cui sono dotati gli uffici non abbia avuto un refolo di fiato per comunicare ai trevigliesi una bagattella simile realizzata in uno dei nostri edifici storici più belli. Sarà stata l’afa a spiegare l’afasia? In fin dei conti, cominciano allo stesso modo.
1.La fontana come era (la terza vasca inferiore è nascosta dagli iris):