Discarica: Comunicato IdV

Il progetto di discarica di cemento-amianto, da stoccare in un sito quale la ex-Cava della Vailata, è certamente un argomento politico di grande interesse per la comunità cittadina di Treviglio e degli altri paesi limitrofi coinvolti, Calvenzano e Casirate, per l’estrema pericolosità della tipologia del rifiuto trattato e l’enorme quantità dello stesso,.

L’Italia dei Valori si è sempre espressa contraria a questo progetto e lo aveva dichiarato forte e chiaro nell’ultima campagna elettorale per il governo della città. I motivi sono fin troppo noti ma vogliamo riassumere quelli che ci sembrano più importanti:

1)    Il sito prescelto è geologicamente “instabile” perché la falda acquifera ha solo un esiguo margine di 2 metri di terreno che la separa dal fondo della cava. E’ capitato spesso che l’acqua sia affiorata per cui, trattandosi di terreno e non di granito, l’acqua potrebbe spingere da sotto e rompere gli imballaggi di plastica che contengono l’amianto. Ci si chiede come possa la legge consentire un margine così minimo di divisione tra un elemento così pericoloso come le fibre di amianto e l’acqua. Non ha alcuna giustificazione affermare che nell’acqua l’amianto non è pericoloso, perché l’acqua è notoriamente una forza della natura inarrestabile e potrebbe trascinare le fibre di asbesto (indistruttibili) fino a farle affiorare e disperdere in aria, dopo essere evaporata. Per stoccare l’amianto ci vorrebbero siti molto più sicuri di quello di Treviglio.

2)    Il trasporto dell’amianto sui camion è pericoloso e gli imballaggi di plastica non garantiscono alcuna sicurezza. E’ di appena un mese e mezzo fa la notizia di un camion ribaltatosi sulla carreggiata vicino a Montichiari (BS) in località Calcinatella. I resoconti dei giornali locali riportano che l’ARPA, accorsa sul posto ha scoperto che “il materiale non era conforme a quanto scritto in bolla. L’amianto che per legge dovrebbe essere messo in sicurezza prima di essere portato in discarica era stato trattato poco e male. La vernice protettiva era stata messa solo da un lato lasciando tutto il resto della lastra esposto a vento e intemperie. Lo stesso telo protettivo in cui erano avvolte dimostrava scarsissima consistenza.”

3)    Per quanto riportato sopra dobbiamo ricordare che nelle vicinanze della cava ci sono abitazioni e capannoni industriali, quindi persone tra cui bambini, la cui salute va assolutamente salvaguardata. Lasciamo alla valutazione dei lettori le conseguenze sull’inquinamento per l’aumento del traffico pesante.

4)    Un aspetto tecnico che ci sembra non sia stato valutato appieno è la giustificazione alla discarica per la necessità di dover comunque stoccare i rifiuti, a seguito della necessaria bonifica dell’amianto. Il progetto della TEAM prevede un notevole quantitativo di cemento-amianto (circa mezzo milione di tonnellate!) ma lo stoccaggio è aperto a chiunque. In parole povere, la discarica è progettata per accogliere amianto non solo dalla Regione Lombardia, ma anche da altre città e regioni d’Italia e non solo. Questo significa che la discarica si riempirà e chiuderà la propria attività nel giro di 3 anni, senza riuscire a smaltire tutto l’amianto presente ancora sui tetti di Treviglio. Vorremmo avere una dichiarazione dell’assessore Imeri della Lega Nord per chiarire questo aspetto preoccupante.

Quest’ultima considerazione apre a valutazioni di ordine prettamente politico.

Apprezziamo l’azione legale del ricorso al TAR intrapresa dai Comuni di Treviglio, Casirate e Calvenzano, ma secondo noi non basta e non assicura nulla.

Tutte le forze politiche hanno dichiarato la propria contrarietà a questo progetto. Perché solo le Giunte di Centro – Sinistra dei comuni interessati hanno approvato mozioni ufficiali di contrarietà.  Durante l’Amministrazione guidata dal sindaco Borghi, l’allora Consigliere Comunale Pino Scarpellino, adesso nell’IDV, era stato primo firmatario di un o.d.g. del 2010 approvato dal Consiglio Comunale di Treviglio all’unanimità.

Il Sindaco Pezzoni guida attualmente una Giunta di centro – destra (PDL e Lega Nord); perché non impegna i rappresentanti dei suddetti partiti che governano la Provincia di Bergamo e la Regione Lombardia a dichiarare apertamente la loro contrarietà al progetto con una delibera di Consiglio, che sia un chiaro indirizzo politico?

Forse perché diventa più facile agitare lo spauracchio del nulla osta alla discarica, emanato dai rispettivi uffici tecnici pur con le solite prescrizioni, per poter avviare trattative segrete con i titolari della soc. TEAM, proprietaria della cava, per portare in porto progetti alternativi, comunque lucrosi ma altrettanto problematici per la salute dei trevigliesi.

E’ per questo che la destinazione urbanistica dell’area interessata, assegnata a salvaguardia ambientale nel PGT predisposto dall’Amministrazione Borghi, della quale faceva parte anche l’I.d.V., sia stata subito cambiata dall’attuale amministrazione, insieme a tutto il resto della così detta “mezzaluna” ?

L’Italia dei Valori di Treviglio vuole risposte precise a queste domande. Pertanto, invita il Sindaco Pezzoni a rendere trasparenti le trattative con la TEAM e a non prendere decisioni definitive senza consultare tutti i cittadini trevigliesi e, quindi, tutte le forze politiche che li rappresentano.

Per dichiarare un NO deciso alla discarica di cemento-amianto e azioni trasparenti da parte dell’amministrazione comunale, l’I.d.V. di Treviglio invita tutti i cittadini, le associazioni ambientaliste e tutte le altre forze politiche a organizzare una grande manifestazione di piazza.

Pino Scarpellino

Referente I.d.V. Treviglio

4 settembre 2012

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