Domenica 29 dicembre sono andato alla farmacia comunale di viale Piave, che effettua il turno notturno e festivo: coda lunghissima che, dopo ampie volute, arrivava fino alla porta.
Ho preso il mio numerino, valutando dalla coda almeno 40 minuti di attesa.
Mi è suonato il telefono e, seguendo il consiglio della cartellonistica che fa divieto di utilizzo del cellulare, sono uscito; rientrato dopo un paio di minuti ho visto che in realtà il sistema di segnalazione non procedeva (pur essendo regolarmente acceso) e quindi era necessario rimanere in coda, e così mi sono fatto 55 minuti di coda!
Credo sia utile qualche riflessione, visto che la farmacia è comunale e quindi in senso lato dei cittadini. A meno che non si pensi che sia corretto fare 55 minuti di coda, penso che si possano individuare le cause in due filoni: la mancanza di programmazione o la ricerca massima del risparmio.
Caso uno, si intervenga andando a capire chi si permette di scherzare con il tempo delle persone: se in un’ora vengono serviti 35 clienti (tanti ne sono stati serviti durante la mia coda) e questi hanno perso 55 minuti a testa, si sono sprecati circa 2000 minuti e se questo è avvenuto anche per solo per 4 ore si sono sprecati 8000 minuti, cioè circa 130 ore, cioè più di 16 giornate lavorative di una persona. E questo per lasciare in servizio solo 2 persone!
E qui voglio sottolineare che le due farmaciste lavoravano di gran lena, senza alcuna pausa (e svolgendo tutti i compiti dalla lettura della ricetta al reperimento del farmaco all’incasso). Ma mi domando: è corretto che si metta in condizione di tale tensione una figura che da anche consigli ai pazienti? Non sarebbe necessario che potessero operare in maggior serenità, vista la particolarità della funzione?
Non sarebbe stato più ragionevole aumentare gli addetti, certo con visione di bottega più costoso ma con visione di costo complessivo sicuramente no. E non si obietti sul fatto che inserire avventizi in una farmacia non risolve i problemi, si tratta solo di organizzare meglio, ad esempio separando l’attività della ricerca e consegna del farmaco da quella dell’incasso (una cassiera potrebbe tranquillamente provvedere agli incassi di anche 4 farmaciste/i che predispongono e consegnano farmaci), e togliere al farmacista la preoccupazione della cassa gli darebbe non poca serenità in più per svolgere il suo lavoro. Con una scelta di questo tipo tutti coloro che hanno comperato un farmaco avrebbero impiegato 1/4 di tempo in meno e se poi ci fosse sta anche una terza farmacista…
Dulcis in fundo, quando sono uscito ho notato numerose auto su cui amici o parenti di coloro che facevano la coda in farmacia attendevano. Ovviamente con il motore acceso per scaldare l’auto, con evidenti costi ed emissioni di gas nell’aria.
Forse le mie sono osservazioni semplicistiche, mi piacerebbe tanto essere confutato in modo da accettare che sia giusto aspettare quasi un’ora per avere un farmaco, magari dopo aver fatto la coda dal medico e, ovviamente, pagato correttamente tutte le tasse per l’assistenza sanitaria!