Passeggiata dopo cena per Rocco: si esce a cuor leggero in una tiepida serata primaverile. Svoltiamo oltre la siepe che delimita il condominio e sprofondiamo nel buio più completo! Quasi non vedo Rocco alla fine del guinzaglio: sul marciapiede non si vede nulla. I lampioni a LED, alti e graziosamente incorniciati dalle frasche, indirizzano il fascio di luce sulla carreggiata, ma il marciapiede è escluso da tale servizio. Non fossi accompagnata dal fedele meticcetto Rocco, in grado di intimidire il peggiore dei malintenzionati con i suoi 36 cm al garrese, avrei anche paura.
Proseguendo per il giretto, notiamo che il problema si estende per gran parte della zona centrale di Treviglio: via Ariosto, via XX Settembre, viale Forze Armate hanno i marciapiede al buio. Certo non è il modo per incentivare la vita notturna trevigliese, già scarsa, né il modo per far sentire la gente al sicuro: come criticare chi ha paura a uscire la sera? Sembra di essere tornati indietro nel tempo: dopo il coprifuoco, tutti in casa con porte e finestre sprangate e, intanto, la città muore.