Incontro sul tema della sicurezza e della prevenzione

controllo-del-vicinatoSabato 10 gennaio, l’Amministrazione comunale di Romano di Lombardia (in collaborazione con il Gruppo di Sicurezza di Romano e l’associazione “Controllo del vicinato”) ha organizzato un incontro a tema sulla sicurezza  e sulla prevenzione.

L’ordine del giorno era la presentazione del progetto “Controllo del vicinato”.
I primi due interventi sono stati da parte dell’ex vice sindaco Mario Suardi e dell’attuale sindaco Sebastian Nicoli. I due relatori — dopo aver chiesto un minuto di silenzio per le vittime dell’attentato di Charlie Hebdo in Francia (fatto recente, legato al tema della serata) — hanno messo da subito le carte in tavola spiegando che il progetto trascendeva l’appartenenza politica: “È un progetto che nasce dal basso, dai cittadini esasperati” specifica Suardi, seguito poi da Nicoli: “La sicurezza è un servizio irrinunciabile, nessuna politicizzazione”.
Per il gruppo “Controllo del vicinato” erano presenti due rappresentanti, relatori della serata: Mauro Suardi e Leonardo Campanale.
Il primo racconta di essere un criminologo e comincia la sua parte chiedendoci di analizzare il tema: «Cosa significa “crimine”? Chi sa dare davvero una definizione di “sicurezza”?».
Il dialogo che è riuscito a creare con i cittadini presenti ha permesso di delineare questi due aspetti e di mostrare al pubblico che il discorso non è ovvio quanto sembra.

“Qual è la soluzione?” chiedono ad un certo punto i Romanesi impazienti: “A noi interessa sapere cosa fare per avere la certezza di vivere sereni!”. A questo punto Suardi dà la soluzione proposta dal Comitato “Controllo del vicinato” che sarà ripresa anche più tardi da Campanale: “Bisogna uscire, riappropriarsi della città attraverso attività volontarie che ravvivino la società in cui vivete! Perché i cittadini scelgono di abbandonare la città che amano e a cui tanto anelano? “.
La reazione di alcuni del pubblico che prendono la parola però rimane dubbiosa: “Come posso uscire di casa io personalmente se non è sicuro?”. A questa domanda la parola passa al nostro secondo relatore: Campanale.
Egli riprende ciò detto in precedenza: “Se il territorio è pericoloso nessuno ama uscire di casa in solitudine, è appurato. Come possiamo fare a renderlo sicuro?” la risposta sta nella “teoria del controllo del vicinato” .
Tale teoria serve al cittadino per conoscere l’ambiente che lo circonda (il territorio che deve proteggere) e per limitare l’opportunità dell’evento criminale attraverso quattro punti essenziali:
1 – non avere un territorio vulnerabile (strutture e ambiente sicuri).
2 – non dare informazioni al ladro (es. inconsapevolmente attraverso i social network, Facebook in primis).
3 – identificare i miei beni (rende difficile al ladro rivendere la refurtiva).
4 – Controllo del vicinato (monitorare).
Infine un piccolo appunto: “Il cittadino sia cittadino: denunci, avvisi chi di competenza e rimanga vigile. Ma siano le forze dell’ordine ad intervenire una volta chiamate”.
La riunione si è poi conclusa con questa frase:
“Il  controllo del vicinato è la soluzione NON EMOTIVA  al problema dei furti e delle altre forme di illegalità”.
Crediamo che questo progetto potrebbe essere la risposta giusta anche per Treviglio, motivo per cui noi, semplici cittadini trevigliesi, abbiamo deciso che proporremo prossimamente questo incontro pubblico anche nella nostra città.

Andrea Mossali
Giovanni Sincinelli

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.