Stiamo per avere un intervento importante su traffico e viabilità.
Si comincia a sapere di orientamenti alla trasformazione della circonvallazione interna da doppio senso di circolazione a senso unico antiorario, con aumento di stalli per sosta ed eliminazione dei semafori.
È per me troppo presto per esprimere un giudizio sulle scelte mancandomi la conoscenza di cosa deriverà come traffico aggiuntivo sulle strade più esterne già oggi discretamente trafficate, però sicuramente mi sembra positivo il metodo: uno studio affidato a un ente comunale metropolitano che dovrebbe garantire certezze, test sulle frequenze di traffico nei vari orari e, soprattutto, un’indagine estesa, per quanto a campione, tra i cittadini per conoscere abitudini e pareri.
Mi sembra molto di buon senso vista anche l’entità dell’investimento che supererà il milione e ottocentomila Euro.
Ma allora, perché sul parcheggio di piazza Setti, che di Euro ne costerà molti ma molti di più (e le previsioni lievitano di giorno in giorno ed oggi siamo a oltre sei milioni di Euro, computando anche gli interessi passivi), non si vogliono sentire i cittadini? Perché a fronte di una “alleanza del buon senso”, che mette insieme a livello del Consiglio comunale opposizione e larghe fette di maggioranza e fuori dal Consiglio strati ancora più vasti di cittadini, si vuole pervicacemente portare avanti un progetto inviso ai più? È forse la necessità di riempire di contenuti una società creata dall’Amministrazione comunale con tanti scopi e finalità, ma oggi senza attività? O, peggio ancora, un desiderio di avvicinarsi alle prossime elezioni comunali con una qualche originale opera pubblica realizzata?
Speriamo di no, perché 6.000.000 di Euro sono così tanti che potrebbero aiutare tante piccole formiche vessate da una crisi economica feroce. E anche le formiche, si sa, nel loro piccolo si incazzano.