Profughi. Ma chi sono questi che parlano per noi?

carri-armati-siriaSiamo tutti al corrente dell’emergenza profughi e delle guerre che la determinano. La notizia occupa le pagine dei giornali ormai da tempo, purtroppo. Piaccia o non piaccia è una migrazione forzata e non una gita di piacere.

Che si abbia il pensiero più a destra o più a sinistra poco importa. La memoria di questo Paese, i travagli del passato, l’esperienza delle guerre del secolo scorso ci chiedono di rimboccarci le maniche e dare una mano di fronte alle nuove necessità. Il cuore deve stare dove c’è il bisogno.

Restare umani diventa obbligatorio per le singole persone e per le comunità organizzate. Per i semplici cittadini e per le istituzioni che li rappresentano. Con i distinguo, le precisazioni, non dimenticando le difficoltà ed evitando le facilonerie e i buonismi a buon mercato. Magari in una logica di welfare generativo: questa comunità ti dà una mano e tu ricambi come puoi, appena possibile.

Ma in questa azione chi rappresenta i cittadini deve “tirar fuori” il bene che c’è, non ricacciarlo in una buca profonda facendo prevalere la paura spesso non giustificata.

Ribadiamo la nostra totale contrarietà ad operazioni definite umanitarie e che, in effetti, producono risultati devastanti per i territori, contribuendo ad incrementare l’immigrazione clandestina e aumentando il rischio, non remoto, del diffondersi di malattie infettive a fronte di controlli che risultano sommari.
[…]
Siamo a inoltrare formale richiesta al Governo italiano affinché si impegni a investigare, in un’ottica di trasparenza, sul “modus operandi” delle organizzazioni di volontariato che si occupano dell’accoglienza su tutto il territorio nazionale, soprattutto alla luce degli ultimi scandali nella città di Roma e in un momento in cui vengono tagliate sempre più risorse ai Comuni.

Inizia così la lettera di 30 Sindaci bergamaschi, Giuseppe Pezzoni compreso, al Prefetto di Bergamo, che sta cercando le disponibilità in provincia per distribuire i carichi di un problema enorme.

I problemi ci sono, nessuno li nega. Ma l’operazione non può trasformarsi in una questione di malattie o terrorismo. Neppure può essere scavalcata prendendo a scusa “Roma ladrona”. Dopo gli scandali che hanno coinvolto Bossi & C. nessuno ha chiesto al Governo di fare una verifica sull’onestà di tutti i Sindaci leghisti.

Ribadiamo con fermezza la nostra contrarietà ad ospitare ulteriori immigrati irregolari sui territori dei nostri Comuni, al fine di non mettere in pericolo la vita dei nostri cittadini e la pace delle nostre comunità.

E quanti profughi secondo voi ha accolto il sindaco Pezzoni in città? Zero.
In più occasioni si è rifiutato di farlo, come abbiamo già riportato sul nostro giornale del novembre 2013.
Non ho lezioni da dare, ma penso che questi Sindaci si dovrebbero semplicemente vergognare per aver dato voce ai pensieri peggiori delle loro comunità.
A maggior ragione quello di Treviglio, vista la dimensione della città.

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