Un pugno nell’occhio

E’ vero che febbraio, a Treviglio, è il mese delle giostre. Ma quella che campeggia da qualche settimana su una facciata del centro storico non è una provvisoria reclame delle attrazioni del Luna Park. Si tratta invece della sgargiante insegna di un neo-nato “compro-oro”: rossa e gialla, grande circa 1,5 x 1,5 metri, addirittura illuminata da un faro, recante a grandi lettere il nome dell’attività. Un vero pugno nell’occhio, a prova di miopi, daltonici e passanti distratti, nel cuore della città.

Nel 2013 l’amministrazione comunale decise di modificare il Regolamento generale delle insegne pubblicitarie, eliminando l’obbligo di acquisire il parere della Commissione per il paesaggio. Furono inoltre abrogati  i vincoli di dimensione e forma indicati dalla Commissione stessa per le insegne da collocare in aree di pregio, quale è appunto il centro storico.
La competenza autorizzativa passò dall’organo collegiale al dirigente, che ha quindi ora l’esclusiva del sì o del no. In sede di modifica del regolamento (Consiglio comunale del 28/05/2013) Pezzoni si premurò tuttavia di garantire: “La Giunta approverà – questo non è scritto nella Delibera – una sorta di “abaco”, delle linee guida che delimiteranno la cosa”. Naturalmente questo “abaco” non arrivò mai o almeno così sembra e, ad oggi, non vi sono regole.

Per un’amministrazione accorta, consapevole dei pregi e delle proprie peculiarità del proprio patrimonio storico e culturale lo snellimento della burocrazia relativa all’apertura di un esercizio commerciale non si traduce, nella deregulation selvaggia che, all’inizio favorisce qualcuno ma poi danneggia tutti, snaturando l’intero contesto.
L’iniziativa privata deve essere agevolata e incoraggiata rendendo rapidi e trasparenti gli iter autorizzativi, non certo delegandoli alla discrezionalità e al buon senso del singolo dirigente o del funzionario. Il decoro del centro storico va tutelato con regole chiare e preventivamente definite, perché sia tutelata la bellezza della nostra città e perché tutti i commercianti siano messi nelle condizioni di esprimere al meglio le proprie potenzialità, nel rispetto del territorio e dei cittadini che lo vivono.

Adele Matilde Tura

3 thoughts on “Un pugno nell’occhio”

  1. Scrivo la presente in nome e per conto della “Gold Planet srls” rivoltasi al mio studio per chiedere assistenza legale, al fine di significare quanto segue.
    La mia assistita nel mese di Novembre 2015 ha presentato al Comune di Treviglio regolare domanda di rilascio all’istallazione dei “mezzi pubblicitari”, dopo aver regolarmente acquisito in via preventiva l’assenso all’installazione dalla società locatrice dell’immobile “M Plus”.
    Il Comune di Treviglio, verificati i presupposti di legge, ha concesso l’autorizzazione all’installazione dei richiesti mezzi pubblicitari; installazione eseguita nell’area di pertinenza del negozio tra l’ingresso e l’unica luce di vetrina con dimensioni dell’insegna inferiori a quelle consentite con l’autorizzazione comunale.
    A seguito di esposto/segnalazione effettuato dal Condominio “La Piazzetta” veniva richiesto formalmente il riesame dell’autorizzazione rilasciata dal Comune di Treviglio.
    Il Comune di Trevi glio in via autotutela, in assenza di deduzione da parte del Condominio, esaminate le istanze istruttorie poste con provvedimento del 16 maggio 2016 ha confermato l’autorizzazione rilasciata alla “Gold Planet srls”.
    Il Comune rileva espressamente come l’iter di rilascio sia stato legittimamente seguito e che non trova alcuna legittima applicazione l’invocato regolamento condominiale in quanto lo stesso, come richiamato dal condominio violerebbe la lettera dell’articolo 1102 del Codice Civile.
    Ciò detto, chiarita in termini fattuali e giuridici la vicenda della tanta ostile insegna “Gold Planet” risulta evidente che gli articoli richiamati non hanno riportato fedelmente i fatti oggetto della vicenda, lasciando intendere la presenza di una situazione di illegittimità e di abuso da parte della società indicata.
    Per tali motivi, si chiede che la testata indicata Voglia rettificare gli articoli in precedenza pubblicati inserendo le corrette infomazioni richiamate nella presente, ex articolo 8 L. 47/48 nel più breve tempo possibile.
    È mia cura, inoltre, segnalare che alla conoscenza del prossimo episodio non esiterò a rivolgermi all’Autorità Giudiziaria competente affinché intervenga per assumere le decisioni consoni alla situazione descritta, come da mandato già ricevuto.
    Distinti saluti
    Avv. Emanuele De Mitri

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