Stop al massimo ribasso e stop al Jobs Act

JobsActUN PROTOCOLLLO DEL COMUNE DI BOLOGNA CHE SUPERA LA LOGICA DEL MASSIMO RIBASSO  E GARANTISCE I DIRITTI ACQUISITI DEI LAVORATORI: IN BARBA AL JOB ACT.

L’amministrazione comunale di Bologna ha firmato un protocollo a cui hanno aderito CGIL, CISL, UIL , Alleanza delle Cooperative Italiane, Unindustria, CNA, Confartigianato e Ance,  riguardante gli appalti  i cui obiettivi sono quelli della legalità e della tutela dell’occupazione.

APPALTI
Dal primo gennaio 2016 e per tre anni, per quanto riguarda i servizi, si abbandonerà  la logica del massimo ribasso ma verrà presa in considerazione anche la qualità  del servizio proposto, in favore dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Con l’impegno di favorire “l’adozione dello stesso criterio anche negli affidamenti di lavori  e forniture”. Tutto questo per accelerare i tempi, assicurare i servizi,  lavori e forniture di qualità, evitare meccanismi di concorrenza sleale e il ricorso a lavoro irregolare. Accogliendo così la proposta lanciata da Don Ciotti nella manifestazione di Libera del marzo scorso tenuta in quella città. Inoltre ci sarà il riconoscimento nei bandi del rating di legalità delle imprese rilasciato da Agcm (Autorità garante per la concorrenza ed il mercato).

DIRITTI ACQUISITI
Verrà introdotto una clausola sociale ed un “curriculum reputazionale delle imprese”  che sarà valutato nell’aggiudicamento degli appalti e che premierà aziende più virtuose: si chiederà il rispetto dei contratti nazionali e, ecco la clausola sociale, la garanzia che in caso di cambio d’appalto tutti i lavoratori  saranno riassunti mantenendo i diritti e le condizioni retributive di provenienza. Compreso l’articolo 18.

Intesa questa che favorisce la legalità, la trasparenza e la lotta alla corruzione, la tutela del lavoro e dei diritti, la qualità degli appalti e neutralizza e supera il jobs act (secondo la segreteria CGIL  Bologna), proprio come stanno facendo alcune aziende nei loro accordi integrativi (Sanofi, Lamborghini e Ducati).

Intenzione del sindaco di Bologna è estendere questo protocollo a tutti i comuni dell’area metropolitana.
Ripensare gli appalti e i diritti del lavoro, anche questo possono fare le Amministrazioni locali.

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