Newsletter numero 100. Facciamo il punto

1001 NL100Quasi non ce ne siamo accorti eppure vi abbiamo inviato la newsletter numero 100.
Cifra tonda, ci tocca di fare il punto.

Cominciamo con lo snoccialare qualche numero che riguarda l’attività de iTrevigliesi, impegnati dal 2011 ad oggi a comunicare (soprattutto) quel che succede in città dal nostro punto di vista, parziale ma indipendente, particolare ma disinteressato.

In questi quattro anni ci siamo trovati con costanza ogni settimana in una sorta di redazione giornalistica seppur svolta da volontari. A volte il lavoro è andato avanti leggero e spedito, altre volte con fatica e con discussioni. Nella maggior parte dei casi in sintonia tra noi ma in alcune occasioni ci è toccato di cedere (a turno) al volere della maggioranza. Teste diverse, pensieri diversi ma amanti del confronto. E desiderosi di fare sintesi e fare un passo avanti.

Nel sito www.itrevigliesi.it abbiamo inserito 573 articoli che, raggruppati a 5 o 6 alla volta, abbiamo inviato con le 100 newsletter che stiamo ricordando. Sono circa 25 invii all’anno, quasi uno ogni due settimane lanciati a più di 1100 email e rilanciati attraverso la nostra pagina facebook.

Di questi articoli volevamo dare un riscontro, condividendo una ragionamento a partire dalla statistica di lettura

Innanzitutto il centro del nostro lavoro è stato il territorio. Sui 100 articoli più letti solo 5 riguardano questioni nazionali ad indicare la nostra attenzione sui temi locali, sui quali è più faticoso intervenire e meno facile fare ‘giri di parole’. Ancora maggiore lo sforzo perchè non si tratta solo di riportare una notizia ma anche di provare ad esprimere un pensiero e un giudizio.

Delle 321.588 visualizzazioni di pagine avute possiamo pensare di estrarre quelle relative ai 100 articoli più letti, raggruppando questi in 10 categorie:

1. L’esercizio della Democrazia e le Regole del Consiglio comunale con la pubblicazione dei redditi dei membri del Consiglio e della Giunta; le critiche alle decisioni relative al PGT, alla scuola ciellina al Bollone e al tentativo di portare i debiti di IBM-ICT in Anita.
2. I Lavori Pubblici ed in particolare Foro Boario, Piazza Setti e la STU, Upim, Piazza Paolo VI.
3. La Scuola e nello specifico organizzazione degli istituti e presidi, palestre, mensa scolastica.
4. Il Sociale e il Lavoro con a tema le case popolari e gli sfratti, la gente in fila per il sacchetto dei viveri, i profughi, i luoghi di culto negati; la Fiber.
5. Il Centro storico e la sua vitalità.
6. L’Ambiente con la discarica di amianto, il PLIS e la Valle del Lupo, le tangenziali. La vicenda degli ammanchi SABB e il problema dei pendolari.
7. La Piscina (la qualità dell’impianto e le tariffe) e l’Ospedale (il livello dei servizi, le liste d’attesa).
8. La limitazione delle Slot machine è stata un nostro punto fermo (abbiamo disegnato una mappa della città con i vincoli di legge); per favorire le Casette dell’acqua abbiamo messo tutto il nostro impegno e continuiamo a non capire le ragioni della contrarietà di questa amministrazione.
9. L’attività dei partiti (un esempio la Lega Nord) e dei loro rappresentanti (ad esempio il capogruppo in Consiglio del partito già citato).
10. Tra le varie di successo c’è l’articolo con le indicazioni su come attraversare la strada nell’epoca delle rotonde; anche questo è servizio pubblico.

Abbiamo poi prodotto 12 giornali distribuiti gratuitamente, con l’aiuto di tanti volontari che non finiremo mai di ringraziare, alle circa 11.000 caselle di posta trevigliesi. Ci è capitato anche di trovare inquilini pronti a continuare la distribuzione del giornale nel loro palazzo.

Abbiamo posto all’affisione in più tornate manifesti con a tema punti di discussione in città. Da ultimo, lo scorso maggio, i manifesti relativi alla vendita di Foro Boario e alla nostra proposta alternativa di un parco. Ne abbiamo sentite di tutti i colori: “Bella idea” o all’opposto “Raccontate le favole”. Ci piace pensare che sia stato almeno uno spunto per dire che si può pensare a qualcosa di diverso da un grosso cubo di cemento che vende viti e pannelli di legno a due passi dal centro.

Oltre alle cose fatte ed elencate crediamo di averci messo la passione per la città senza la quale i numeri citati contano davvero poco.
Un grazie sentito a chi ha sostenuto e condiviso il nostro percorso e a chi, pur non condividendo, ha apprezzato il vantaggio di non avere ‘il pensiero unico’ in città a raccontare questa amministrazione.
Noi andiamo avanti.

La Redazione

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