A proposito di trasparenza

Si parla tanto di casta, di privilegi e di poca trasparenza della politica, generando un senso di impotenza e sconforto. Invece molte volte esistono gli strumenti e le leggi che possono aiutare a contrastare questa situazione, basta conoscerli ed applicarli.

Ad esempio la legge 5 luglio 1982 n° 441 a titolo Disposizioni per la pubblicità della situazione patrimoniale di titolari di cariche elettive e di cariche direttive di alcuni enti, può essere un ottimo strumento per aumentare il controllo dell’opinone pubblica sui propri eletti per quanto riguarda la loro situazione patrimoniale.

Questa legge prevede che gli eletti:

  1. dichiarino i diritti reali sui beni immobili e beni mobili iscritti in pubblici registri, le azioni di società, le quote di partecipazione a società, l’esercizio di funzioni di amministratore o di sindaco di società.
  2. forniscano copia dell’ultima dichiarazione dei redditi soggetti all’imposta sui redditi delle persone fisiche.
  3. forniscano anche una dichiarazione concernente le spese sostenute e le obbligazioni assunte per la propaganda elettorale (…)

Inoltre “Gli adempimenti indicati nei numeri 1 e 2 concernono anche la situazione patrimoniale e la dichiarazione dei redditi del coniuge non separato e dei figli conviventi, se gli stessi vi consentono”.

La legge prosegue poi spiegando le modalità di dichiarazione, la loro periodicità, i richiami in caso di inadempienza e, cosa molto importante, come ogni cittadino può accedere a questi dati.

Questa legge è rivolta a:

  1. membri del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati;
  2. Presidente del Consiglio dei Ministri, Ministri, Sottosegretari di Stato;
  3. consiglieri regionali;
  4. consiglieri provinciali;
  5. consiglieri di Comuni capoluogo di provincia o con popolazione superiore ai 50.000 abitanti.

Oltre a presidenti, vicepresidenti, amministratori delegati, direttori generali di aziende autonome di Stato, istituti o enti pubblici di nomina pubblica o con un certa quota di partecipazione statale.

Niente che riguardi Comuni come il nostro dunque? Non per effetto diretto della legge sicuramente, ma qui vicino a noi, la Provincia di Bergamo, i Comuni di Gandino (dal 2009), Lecco (dal 1986) e Lodi hanno approvato dei regolamenti comunali che ricalcano pari pari questa legge e impegnano i loro consiglieri comunali ed amministratori in queste disposizioni. Una legge semplice dunque, non onerosa, le dichiarazioni periodiche devono essere pubblicate su un bollettino apposito,  ma che darebbe un importante segnale per  quanto riguarda il rapporto fra gli elettori ed i loro amministratori.

In tal senso si stanno operando i consiglieri di minoranza delle liste PD e ABS.

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