Oggetto: Mozione. Inquinamento della falda
Appresi dai giornali i contenuti della Conferenza dei Servizi del 19-01-2012 in Regione e l’intenzione dell’Amministrazione di servirsi del “Tavolo dell’acqua” per monitorare e avere suggerimenti sulle strategie da adottare;
Preoccupati dalla rilevazione in falda di cloroformio e di nichel e dall’allarme che è comunque insorto a causa:
- di alcune comunicazioni confuse e talvolta contradditorie dell’ARPA, che non sta dando dati certi;
- del fatto che non sono state individuate le cause del nuovo inquinamento, il che impedisce di sapere se vi è il rischio di passaggio degli inquinanti nella falda profonda e quindi di assumere contromisure efficaci;
Convenendo sia sulla necessità di non rilanciare allarmismi, data la accertata potabilità dell’acqua trevigliese, sia sulla necessità di aumentare le occasioni di informazione e confronto, e nella consapevolezza che comunque ogni sforzo va fatto per garantire ai Trevigliesi un’acqua non solo sicura, ma anche di migliore qualità;
Visto che:
- stando almeno a quanto risulta dalla stampa (vedi Eco di Bergamo del 20 gennaio u.s.) relativamente alla Conferenza dei Servizi sull’acqua, tenutasi in Regione il 19 u.s., sono venuti, da parte dell’Assessore Raimondi, sia il monito a effettuare controlli con continuità, vigilando anche sulla realizzazione di nuovi pozzi e sull’installazione di pompe di calore degli impianti geotermici, sia l’espressione dell’auspicio che i Comuni abbiano tutti gli strumenti per poterlo fare perché i cittadini “possano godere della loro acqua con tranquillità”;
- tuttavia dalla Conferenza medesima non è emerso alcun impegno di risorse finanziarie per intraprendere tutto il necessario per salvaguardare l’auspicata tranquillità della popolazione (ad es. non sembra che si sia risposto alla richiesta di ARPA di sei nuovi piezometri che servirebbero a individuare la fonte dell’inquinamento da nichel e verificare se questo inquinante stia scendendo verso sud e cioè verso Treviglio – Popolo Cattolico 21 gennaio);
Rilevato che ARPA ha individuato, come emerso nella Conferenza dei Servizi già citata, la responsabilità della ditta “Nuova IGB” per l’ultima contaminazione da cromo esavalente e che la stessa si sta apprestando a segnalare i dati rilevati alla Procura della Repubblica;
il Consiglio comunale impegna il Sindaco
a relazionare quanto prima in Seconda Commissione circa l’inquinamento della falda soprattutto rispetto alle ultime contaminazioni rilevate (plume cromo causato da Nuova IGB, cloroformio e nichel), nello specifico: dati, cause, interventi previsti e finanziati, fonti di finanziamento, interventi individuati ma non finanziati (senza che si debba inoltrare specifica interrogazione a tal proposito);
ad allargare il “Tavolo dell’acqua” alla partecipazione di altri portatori d’interessi quali una rappresentanza della Seconda Commissione consiliare e le associazioni di categoria (rappresentanti di imprenditori, di agricoltori…);
ad organizzare entro tre mesi un Consiglio comunale aperto che sia occasione di informazione, interlocuzione e confronto con i cittadini;
a chiedere formalmente alla Regione Lombardia di potenziare l’ARPA, con risorse umane, strumentali e finanziarie, così che possa intervenire in modo adeguato alle necessità dei monitoraggi e delle indagini sulla matrice acqua che i territori della Bassa richiedono;
ad attuare quanto deliberato dal Coniglio comunale in data 29 settembre 2011 (denuncia alla Procura della Repubblica delle aziende indicate da ARPA come responsabili di fenomeni di inquinamento), nella fattispecie sporgendo denuncia a carico di Nuova IGB, non appena ARPA avrà segnalato alla Procura della Repubblica la responsabilità di questa ditta nell’inquinamento da cromo esavalente.
I consiglieri Ariella Borghi
Francesco Lingiardi
Simona Bussini
Daniela Ciocca