Non tornano più a fiorire le viole

Vedere la piazza così fa tristezza. Non tanto per le foglie dei carpini, che d’inverno sono così e torneranno verdi in primavera, quanto per il disinteresse che traspare ad ogni angolo. L’edicola sporca, i suoi angoli pisciati, la colla lasciata dagli attacchini abusivi di avvisi, che è lì ancora. I vasi dei carpini spostati e non più rimessi a posto. Ci sarà stata un’emergenza per spostarli (forse il palco?) ma adesso l’emergenza è finita da un pezzo. Vasi lasciati vuoti, usati come portacenere e pieni di cicche.

Niente più fiori da nessuna parte, nemmeno le viole profuse in abbondanza nelle aiuole divisorie e in altri punti della città. Costano troppo un po’ di vasetti di viole o di erica? È ovvio che, se fiori e piantine non ne hanno messi, è perché il lavoro non è stato affidato.

Così, da due mesi abbiamo Las Vegas in alto, con le luminarie, e la brughiera in basso. Nel Treviglioshire non c’è nulla che succede per caso. Rendere brutta e lasciare trascurata una cosa bella, è il primo passo per farla sparire. Occhio!

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